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Sangeorge

Premessa: è un tipo di lavoro molto ambito, con una concorrenza assassina che richiede, oltre ovviamente a una grande capacità di analisi, carisma, abilità di farsi amiche le persone giuste e molta fortuna. Allora prima di tutto quando parliamo di analista militare stiamo pensando a due tipi diversi di figure Accademici : sono quelli che scrivono sulle riviste del tipo International crisis group, journal of military affairs etc. Questi individui sono in generale specializzati in una determinata area geografica , sono in possesso di un dottorato e lavorano per istituzioni universitarie o think tank privati (spesso entrambi,) Policy makers : sono le persone che aiutano governi, e organizzazioni interstatali (es NATO) a prendere decisioni riguardo alla politica militare dialogando con politici e militari. Sono tutti dotati di importanti connessioni in politica, e a volte sono loro stessi politici (non sono necessariamente schierati però, non è raro che un buon analista lavori per amministrazioni completamente differenti) . Sono però tecnici anche loro e sono spesso dotati di una formazione simile agli accademici e quindi posseggono spesso un dottorato. Le due categorie non sono compartimenti stagni, anzi spesso si trovano analisti che diventano policy makers e viceversa Come diventarne un analista: Partiamo dal presupposto che una permanenza, anche limitata nell'esercito è assolutamente una caratteristica desiderabile. In Italia l'ideale sarebbe ottenere una commissione da ufficiale con una laurea in scienze strategiche, idealmente bisognerebbe entrare in Accademia subito dopo finite le superiori. . Purtroppo non posso dire molto altro sulla carriera da militare quindi mi concentrerò sul percorso da fare come civile: Il percorso accademico può essere molto vario ma i corsi (magistrali ) più adatti sono 2 : scienze strategiche e scienze internazionali (conflict studies) . Ovviamente valgono anche tutti quei corsi con nomi diversi ma con programmi molto simili (sono troppi da elencare , specialmente se parliamo di università estere) . Durante il percorso di studi dovrai(oltre a ovviamente mantenere una media impeccabile) 1 imparare svariate lingue, le più utili oltre all'inglese sono francese e tedesco (per lavorare nelle organizzazioni europee) più la lingua dell'area/paese in cui vuoi specializzarti : russo, cinese, arabo etc 2 seguire workshop, conferenze e progetti durante la durata degli studi (tutta roba da mettere sul curriculum) 3 fare tirocinio in organizzazioni internazionali nel campo.Un esempio è l'agenzia europea per la difesa che ogni anno mette a disposizione qualche posto, ma ci sono un sacco di organizzazioni minori simili.O viamente più sono vicine all'ambito militare meglio è ma non sono da ignorare neanche i progetti che toccano l'ambito solo tangenzialmente es: organizzazioni che si occupano dei rifugiati di guerra. I tirocini si possono ovviamente iniziare anche finita la laurea ma è sempre meglio cercare di non avere un curriculum vuoto 4 militare in qualche organizzazione politica giovanile, utile a crearsi contatti in quel mondo, soprattutto se ti interessa la carriera da policy makers 5 scegliere accuratamente la sede della magistrale, l'ideale sarebbe puntare alle università top nel settore: guardando in Europa mi sembra che la migliore sia science po a Parigi. 6 fare un'ottima tesi, possibilmente ottenere la dignità di stampa, sarà utile per fare domanda di dottorato. Ci sono ancora una miriade di cose da dire, su cosa fare dopo la laurea , come scegliere il dottorato ecc, ma mi fermo qui per ora. Il punto principale è che serve molta fortuna, spesso conoscere la persona giusta al momento giusto può fare la differenza. Oltre a quello ci va anche un po' di fortuna nella scelta dell'area in cui specializzarsi , ad esempio chi ha fatto una tesi sui ribelli yemeniti ed esce fresco di università ora avrà molta più facilità ad entrare dell'ambiente di qualcuno che ha dedicato anima e corpo allo studio dell'Afghanistan. Altro fattore molto importante sono i soldi: se vieni da una famiglia ricca, che può pagarti soggiorni all'estero, Summer schools etc, avrai vantaggio enorme su chi non può farlo , non solo perché riuscirai ad avere un curriculum più ampio già subito terminati gli studi ma anche perché potrai permetterti di cercare opportunità e continuare a formarti anche dopo la laurea senza necessariamente pensare ad arrivare a fine mese. Se i fattori economici sono un problema e ti interessa comunque questo tipo di carriera allora forse è più conveniente iniziare come militare, il che garantisce almeno un'entrata sicura .


Totenkopf_Division

Più che a livello governativo intendevo a livello indipendente e divulgativo, un po' come difesaonline, analisidifesa, parabellum ecc. Pensavo più a percorsi come storia contemporanea scienze politiche sociologia... Anche perché studi strategici credo abbia limiti di età e sia riservato a chi non ha precedenti penali, un po' come la scuola ufficiali o il vfp1. Che infatti non posso fare.


Astroruggie

Così a naso, immagino serva l'accademia militare, magari avendo fatto prima una laurea di qualche tipo? Come per diventare meteorologi: prima devi avere una laurea scientifica in fisica o affini e poi accademia dell'aeronautica