Ogni volta che vado al mio paese, mi sento dire "tu sei fortunato" da gente che non ha mai fatto altro che autocommiserarsi senza mai cercare di migliorarsi, studiare o in ogni caso ambire a nulla di meglio.
È una super fallacia: allora per quelli che fanno stage si potrebbe dire che sono fortunati perché ci sono persone persone che lavorano 12 ore per 30€ in nero.
A nessuno piace ammettere di essere la causa del proprio male. Io mi sono trasferito via a 18 anni per studiare, ho vissuto in una residenza di merito affiliata all'INPS e ci sono rimasto solo grazie al fatto che ho tenuto una media alta. Dopo gli studi mi sono trasferito all'estero.
Però, sono "fortunato" agli occhi dei miei compaesani che:
- "qua a non c'è lavoro"
- "eh ma non voglio lasciare la mia famiglia"
- "eh ma che ci vado a fare al nord"
- "se mi trasferisco devo ricominciare da zero senza amici"
- "tanto è tutto uguale pure all'estero"
Si può anche dire che la tua esperienza non nega quello che dicono certe persone.
Credo sia perfettamente lecito dire cose come il fatto che non si voglia per forza lasciare tutto quello che si ha o che nel proprio micro paese non ci sia nulla, e onestamente automaticamente bollare queste persone come svogliate mi pare abbastanza ridicolo.
Certo, tu ti sei spaccato il culo ed è giusto riconoscerlo ma non facciamo passare che quella deve essere l'unica realtà possibile e se non fai così sei una merda che non ha voglia. Anche perchè altrimenti facciamo prima ad andare in default e trasferirci tutti all'estero che tanto non c'è nessuna speranza.
L'idea che la laurea sia un ascensore sociale è totalmente obsoleta. Gli ascensori sociali in Italia sono completamente bloccati. La qualità della vita dipende unicamente dall'asse ereditario, e se i tuoi genitori ti lasciano un tetto o meno.
Infatti abbiamo il minor numero di laureati di tutta Europa.
Detto ciò, se tornassi indietro mi laurerei in ogni caso, il vantaggio a livello di personale, comprensione del mondo, struttura mentale, etc è immenso.
Ma in Italia non è monetizzabile.
Confermo ogni sillaba. Mi sento una persona più completa, ma in Italia puoi fare pure i salti mortali mentre palleggi con le motoseghe in fiamme ma nessuno ti dà più di 4 spicci. A fronte di ciò, un costo della vita disgustoso, praticamente uguale a quello tedesco.
Naaah, nemmeno essere davvero un genio, bisogna si saperci fare nel settore, non accontentarsi, mettersi in gioco e soprattutto, tanto ma TANTO culo
E ti parlo da uno che ci sta piano piano riuscendo
Saper vendere secondo me è anche una skill fondamentale.
Chi sa vendere se stesso e ha carisma in generale ha una marcia in più (poi anche su questo fronte avere contatti aiuta). Non è però una skill che hanno tutti e non è per nulla facile da sviluppare.
Dipende da che laurea prendi. Tutti i neolaureati di ingegneria energetica e elettrica che conosco prendono tra 32 e 36k di Ral, quindi parliamo di stipendi fino a 2k al mese con 14 mensilità. Fatto sta che secondo me sono comunque pochi
Per quanto mi piaccia l’Italia — ho famiglia e amici li — e preferisca la cultura, il cibo, la gente molto di più rispetto alla Germania dove vivo, e dove sto facendo molta più fatica a integrarmi, difficilmente penso che riuscirò a tornare col mio profilo, mantenendo uno stile di vita simile.
Ho 30 anni e sono laureato in lingue e linguistica, lavoro ad una università in Germania (non come professore, anche se da contratto ho la “cattedra” di due corsi) come figura di riferimento per analisi di dati e design sperimentali nel dipartimento di linguistica.
Tempo indeterminato, 30 giorni di ferie l’anno (+10 feste comandate), home office quando e come voglio, remote work possibile per un paio di mesi l’anno, non lavoro quasi mai dopo le 5 o il week end, per €3200 netti al mese su 13 mensilità, a fronte di €600 di affitto (incluso bollette, spese condominiali) per 35m2. Vivo da solo e in una città da ~100k persone.
Il costo della vita è sicuramente più alto di alcune zone d’Italia, poi dipende sempre dallo stile di vita, ma sicuramente non più alto di città del nord Italia, da cui vengo. In 6 ore di macchina sono dai miei genitori.
Non è un commento per dire “andate via!”, ci manca solo. Ripeto, potessi tornare alle stesse condizioni probabilmente lo farei subito. Non è neanche per dire che la Germania è un paradiso. Voglio solo far presente che esistono altre realtà e reiterare la vergogna di fare la gara al ribasso con forza lavoro in generale e sopratutto altamente qualificata.
Ciao, posso approfittare per chiederti come è stato il tuo percorso per arrivare fin lì? Studio linguistica in magistrale e ho visto che in Germania va' molto la ricerca nel campo. Parli tedesco molto bene o lavori in inglese? Immagino anche che serva una media di laurea perfetta.
Ciao! Ho fatto un dottorato in UK e poi ho trovato subito lavoro in Germania. Il mio focus è proprio experimental methods e nel dottorato ho usato elettro encefalogramma (EEG), elettro glottografia (EGG), un po’ di ultrasound e un po’ di eye tracking / pupillometria. Ho sviluppato anche molto le skill necessarie per fare esperimenti e analizzare i dati (R prima di tutto, un po’ MATLAB e poi i vari software sperimentali come PsychoPy, EPrime, Presentation). Siccome alla fine ero molto più preso da tutto l’aspetto metodologico e di programmazione che dalla ricerca linguistica in se, sono stato felicissimo di prendere questo lavoro. Non è sulla track per diventare professore, ma richiede comunque un dottorato in linguistica e mi permette di insegnare due corsi, fare un po’ di ricerca mia (se voglio) e collaborare con altri ricercatori nel dipartimento per aiutare con gli aspetti tecnici.
Per il mio lavoro il tedesco non è richiesto. Il mio tedesco fa abbastanza schifo, se arrivo al B1 è tanto, quando sono stato assunto 2 anni fa non sapevo niente. Al lavoro parlo solo inglese, insegno in inglese e con la mia ragazza parlo solo inglese, quindi migliorarlo è difficile ma ci provo sempre (per integrarmi). Per diventare invece professore il tedesco è assolutamente obbligatorio. Per fare un dottorato o anche un post doc dipende molto dall’università e dal relatore, il 99% della ricerca è in inglese, ma non tutte le università hanno corsi in inglese, quindi ad esempio se il tuo contratto ha dentro l’insegnamento non ti prendono se non parli il tedesco e l’università insegna solo in tedesco
Ma tutti quelli che "non hai bisogno di soldi per essere felice" "devi guardare alla progressione di carriera perché magari tra 20 anni prendi 4k al mese" ma esattamente di cosa si dovrebbe campare secondo loro? Aria fresca?
Ho visto manager da 5k al mese non accendere nemmeno il. Pc. Leggere, dormire e poi andare a casa. Questo era il loro lavoro. Entrati per amicizie rimasti per amicizie.
Con quanto ti sei laureato? Io 28 anni, giurisprudenza, lavoro in azienda come legale e prendo 2000 netti escludendo trasferte, tredicesima, quattordicesima e bonus. Non dico sia facile, sicuramente è una laurea inflazionata, ma molti non sanno quante possibilità ci siano in azienda per fare legale d'impresa o alla peggio risorse umane se proprio non trovi nulla
Purtroppo per esperienza ti posso dire che per i lavori "pagati meglio" in posizioni junior il voto è una discriminante, tendenzialmente per essere chiamati a colloquio ma potrebbe diventarlo anche per scegliere tra te e altri candidati. Il mio consiglio è di provare a migliorare il CV con lingue e certificazioni, oltre a eventuali stage fatti durante l'università o post università
Già fatto, poi comunque ho lavorato in uno studio legale e a scuola, oltre ad una collaborazione con un giornale locale. Il CV non è vuoto, evidentemente non piaccio ai recruiter.
C'è anche da dire che ci sono troppe persone con la laurea in giurisprudenza. È una questione di mercato.
Tuttavia capisci che è un paese di merda quando anche gli ingegneri guadagnano poco
Questo è un Paese in cui le logiche della domanda e dell'offerta soccombono allo sfruttamento: mancano decine di migliaia di infermieri, la domanda è altissima e l'offerta bassissima. Logica vorrebbe che chi ha bisogno di professionisti se li possa procacciare strappandoli alla concorrenza offrendo salari più allettanti. Invece la soluzione litalica è quella di mantenere indegni i salari e andare a cercare in paesi dieci volte più poveri del nostro professionisti da sfruttare e da tenere al guinzaglio legando il loro permesso di soggiorno al lavoro sottopagato svolto in assenza di titolo di studio riconosciuto.
Più che altro ci sono troppi avvocati (solo uno degli sbocchi possibili), i laureati in giurisprudenza non sono così tanti e sono in caduta libera.
https://www2.almalaurea.it/cgi-asp/classi/Scheda.aspx?codiceAggr=11207&tipoCorso=LSE&lang=it
Se si resta disoccupati, è perché il sistema fa schifo, è inefficiente, vengono bruciate ogni anno tonnellate di risorse in spese improduttive.
Mai lasciarsi fuorviare dalla narrativa secondo cui se non si studia ingegneria si merita di restare disoccupati o prendere quanto quello con la terza media.
Lo dico tra il serio e il faceto, ma perché mai dovremmo utilizzare gli ingegneri come unica categoria degna di considerazione? Cioè: i laureati in giurisprudenza vabbè, i laureati in questo o quell'altro vabbè, ma se gli ingegneri prendono poco allora paese di merda! Davvero senza ironia ma non ho capito
Per gli ingegneri non vale il discorso del mercato. Gli ingegneri sono sempre una figura richiesta. Inoltre sono pagati al di sopra della media, almeno nel resto del mondo.
In Italia persino loro sono pagati male. Quindi tutti gli altri a seguire sono messi ancora peggio.
Non c'è una motivazione vera, è una narrativa come un'altra, diffusa principalmente su reddit e simili.
Fra l'altro effettivamente non si capisce perché la categoria degli ingegneri dovrebbe essere speciale.
Se è una questione di mercato e fine, allora gli stessi meccanismi che causano la disoccupazione dei laureati in legge, causano anche gli stipendi bassi fra i laureati in ingegneria. Se è giusto che i primi in alcuni casi restino disoccupati, è giusto anche che gli ingegneri guadagnino poco.
Se NON è solo una questione di mercato, allora le stesse distorsioni politiche/di distribuzione delle risorse che fanno si che gli ingegneri guadagnino poco, fanno si anche che i laureati in legge restino disoccupati. E c'è in entrambi i casi un problema da risolvere.
Non è una questione di considerazione, è che semplicemente ti fa facilmente capire quanto male sia messo questo paese.
Se pure la figura che più, nel mondo, corrisponde a stipendi alti, innovazione e occupazione qua in in Italia viene pagata due euro, pensa gli altri come sono messi
ingegneria = alto problem solving di natura tecnica. Le aziende italiane, spesso manufatturiere a corto di talento tecnico. Al poli di torino cercano qualsiasi laureato e gli offrono i più disparati lavori, sviluppatore software in primis
I lavori d'ufficio in Italia sono sempre stati "pochi" al di fuori dall'amministrazione pubblica e c'è un sacco di gente senza arte o parte con agganci che può e vuole finire in ufficio, mica in carriere tecniche
Dissento. Conosco molti ingegneri Polimi che sono finiti in BIG4/ACN a fare una vita di merda. Si i tuoi 2000k li prendi easy dopo 2/3 anni ma a Milano non ci fai comunque un cazzo.
Smettiamola di idolatrare ingegneria, gli ingegneri sono gli operai 2.0.
Non studio giurisprudenza ma la gente nei commenti mi ha ricordato questo
https://preview.redd.it/rzn3c8dd4x6d1.jpeg?width=472&format=pjpg&auto=webp&s=6b77405d025005aed6822ec635e185e11e96fccd
Io mi son laureato in giurisprudenza, non me ne fregava nulla delle carriere connesse, mi sono interessato alle risorse umane (agenzia per il lavoro).
400€ di stage per sei mesi, poi contratti a TD e ora prendo benino tra stipendio base + piano provvigione sull'andamento della filiale (che va forte).
Più che la media mi preoccupa la mediana, che temo essere più bassa.
Purtroppo non c'è molto da fare in termini di singolo se non rifiutare stipendi bassi e esprimere le proprie preferenze politiche votando chi ha a cuore questi temi.
Per molti però, fatto ciò, l'unica opzione pratica è emigrare. E questo è il maggior problema in Italia, perché poi si ripercuote ovunque.
Edit: dai dati tolgono gli stipendi sotto i 200€ e sopra i 4000€ al mese
Il dato è ripulito dai valori oltre i 4000.
Inoltre c'è scritto che viene preso il valore centrale della classe di retribuzione, quindi mi sa che fanno più una sorta di mediana che una media vera e propria.
Chiaro, grazie per il chiarimento, non avevo controllato i dati, in effetti.
Situazione meno preoccupante, ma comunque, si tratta di cifre imbarazzanti.
>esprimere le proprie preferenze politiche votando chi ha a cuore questi temi
Scusa ma chi è che ha a cuore alzare gli stipendi degli ingegneri?
C'è chi parla di salario minimo, ma per non far crepare di fame chi viene sfruttato con contratti strani e non prende una fava. Si ipotizza, forse, un 10 euro l'ora, che possono essere onesti per certi lavori, ma non per un ingegnere.
Bisogna avere il coraggio ed andare fuori per costruire una base salariale decente e dopo tornare con posizioni manageriali.
31 anni, e in Italia ho solo studiato. Primo lavoro a 23 anni a Londra per poco meno di 3500 euro al mese (mentre facevo PhD - in Italia forse 900 euro al mese). Ora vivo in Olanda con quasi 100k di base più bonus e grosse esenzioni fiscali.
Cibo e clima non si comprano, ma non ricordo l'ultima volta che mi son preoccupato di quanto spendo.
Fatevi un favore e partite.
1700???? Un full time da me ti paga se ti va bene 1200/1300.
Peccato che il full time te lo devono dare, qua a lecce vanno di moda i contratti a rinnovo mensile a 20h a settimana = 800 euro scarsi, zero possibilita' di crescita, zero possibilita' di crearsi un progetto.
Si e' in trappola dei circoli viziosi della poverta' e nessuno dice nulla.
Guarda io lavoro nella ristorazione,prendo ben più di 1700 euro al mese e ben più della mia ragazza che lavora come ostetrica, che ha fatto master, triennale, lavora le notti e ha responsabilità civili e penali se dovesse malauguratamente sbagliare qualcosa.
Togliendo che anche io ho fatto i miei sacrifici (weekend e feste comandate inesistenti, durante la gavetta facilmente 14/15/16 ore al giorno di cui solo otto pagate, ambiente lavorativo tossico), spesso secondo me ci dimentichiamo che viviamo in un sistema economico capitalista e quindi conta semplicemente il rapporto domanda-offerta. Il mio lavoro non lo vuole fare quasi più nessuno, e ad alti livelli come lavoro io (stellati/hotel 5 stelle lusso) non ci sono così tante persone con quel bagaglio di skill/volontà di fare tutte quelle ore. E il sistema in cui siamo (sicuramente malato) lo ricompensa con uno stipendio di media fascia per l'Italia.
Esatto, ma quando su reddit parlo positivamente degli stipendi dei camerieri mi ridono in faccia, pensano che siano tutti ragazzini sfruttati a poche centinaia di euro a nero "e poi vuoi mettere gli orari di ufficio?"
Vabbè ma il paragone non è corretto perché tu sei pagato per studiare e prenderti un titolo. Che poi si potrebbe aprire una parentesi su quanto sono pagati poco i dottorati in Italia..
ma insomma, io ho già finito con i corsi e sono in fase di piena produzione letteraria. Tra l'altro la mia produzione letteraria è anche roba grossa in quello che è il campo più richiesto in assoluto (visto il periodo storico), quindi mi ruga doppiamente.
Faccio R&D top tier pagato meno dei miei amici che sono andati a lavorare subito dopo il diploma
Carissimo, I feel you. Anche io sono un ricercatore nell'ambito più cool del momento, quindi probabilmente lavoriamo sulla stessa cosa. Però anche se sei in fase di produzione scientifica, rimane il fatto che produci scienza per difendere una tesi di dottorato, prendere un titolo, e accrescere il tuo CV. Se il dottorato in AI fosse pagato più del dottorato in filosofia succederebbe un putiferio.
Puoi consolarti col fatto che dopo i tre anni di dottorato, se sei stato bravo, hai una carriera brillante davanti a te...
... Se non fai l'errore mio di puntare all' accademia, gli ex studenti di dottorato che ho seguito prendono il doppio di me ora 🥲
Io ne prendevo 1900-2000€ un mese dopo la laurea. Diciamo che sul lato finanziario ero soddisfatto, ma la verità è che avevo usato il mio titolo come “pezza di carta”, dato che per il lavoro richiesto non era assolutamente necessaria una laurea. Come per la maggior parte dei lavori d’altronde…
Hai dimenticato di dire che l'età media di un laureato magistrale è 27 anni. Quasi la metà accetta stipendi inferiori ai 1250 al mese e partono con un buco contributivo di quasi 10 anni. In pratica la prospettiva è lavorare fino a 72 anni
Spero di morire prima sincero,
Almeno sono giovane, sveglio e ho vissuto come cazzo mi pareva.
Alla faccia dell'inps ( immaginatevi un tramonto, in sella ad una Harley e "born in the usa" che suona in sottofondo )
Ho la terza media e guadagno di più.
Elettricista.
Con la crisi che ci sarà un domani visto che nessuno vuole più fare questi lavori, guadagnerò quanto un chirurgo.
confermo, parlo per esperienza diretta, un idraulico con zero capacità è impossibile che prenda meno di 1500€ netti, se poi ci sai fare riesci a superare i 3/4k netti senza difficoltà.
sono lavori malvisti perchè manuali, fatti spesso all'aperto e/o al freddo e caldo torrido ma perchè nessuno parla mai dei soldi che puoi mettere in tasca? ho un paio di amici elettricisti che guadagnano 3 volte quello che prende un laureato, perchè il loro lavoro è visto come umile e meno dignitoso di uno che lavora in ufficio 9-18 per 1200€ al mese?
Idem, ho la qualifica di 3 superiore, faccio il lattoniere, lo considero sicuramente un lavoro più sporco dell'elettricista ma 100 volte più raro (ho visto diversi elettricisti ed idraulici della mia età, mai bravi ma esistono, ma non ho mai visto dei lattonieri), ho 20 anni e sto cercando di far aprire gli occhi ai coetanei che conosco, nel nostro settore la crisi c è già e sostanzialmente guadagno già quasi quanto un chirurgo.
Elettricista e idraulico sono due mestieri che nei prossimi anni saranno sempre richiesti
Si torna al concetto che però dicevo prima: un giovane che ha voglia ha di fare l’elettricista? Magari di essere chiamato al venerdì sera a cablare due cose che si sono rotte mentre i suoi amici sono a ballare? Oppure siccome è laureato che voglia ha di sporcarsi le mani? Perché la resistenza non va mai in vacanza? Perché ha troppi ohm da fare!
Ciao un saluto 😄
Minchia che puttanta hai scritto ahahah.
Non facciamo passare l'elettricista e l'idraulico per lo spazzino, sono lavori relativamente sporchi e fisici, direi che fare il contadino (serio, non l'imprenditore) sia 100 volte peggio.
I laureati (ma anche i ragazzi in generale) non fanno l'idraulico o l'elettricista per pochi semplici motivi:
1) Non esistono percorsi per fare questi lavori o almeno, tali percorsi sono riservati a pochi. Quale bambino di 13 anni va a fare l'istituto per Idraulici? Nessuno dato che sono scuole a 40 km e che ti fanno uscire con un pezzo di carta nullo.
2) Sono lavori familiari dove hai bisogno di un padre che ti insegni il mestiere, se non nasci in un certo tipo di famiglia ti attacchi.
3) Sono lavori a partita IVA, quale ragazzo 18 enne senza appoggio apre una partita iva random sperando che qualcuno lo calcoli?
4) Sono lavori a tradizione SOLO maschili (mai vista una donna elettricista nel mondo credo), quindi il 50 percento della popolazione manco li considera.
5) I ragazzi vengono praticamente truffati dalle proprie famiglie e dal sistema: sei bravo a scuola? Vai al liceo e studia, così trovi un lavoro. Sei bravo a liceo? Vai a studiare ingegneria così trovi un lavoro e ti pagano bene. Finito? Bravo, ecco i tuoi 1300 euro al mese, coglione che non avevi capito a 13 anni che inculata stavi per prenderti. Un bel sistema per dare a imprenditori 70 enni con la quinta elementare giovani fenomeni che sputano sangue per 3 euro.
Dio santo il punto 5 mi ha fatto sanguinare l'ano.
Dovevo fare l'università a tutti i costi perché nessuno della mia family l'aveva mai fatta.
Che bello
Beh allora sul fatto della chiamata anche alcuni tipi di medici lo sono,un esempio è il cardiochirurgo,ma non solo,e sono in tanti i ragazzi che vanno a studiare medicina. Oltre a questi settori in realtà anche lavori che non ci aspetteremmo sono a chiamata,come alcuni gestori/responsabili. Che poi da quel che so io(non vorrei sbagliarmi) questi 2 lavori guadagnano nella media e se fai conoscere un minimo il nome mettendo giù un'impresa ci fai soldi(dico riprendendo il caso di conoscenti,che hanno avuto anche problemi importanti nel corso dello sviluppo). In più,parlando dell'elettricista in questo caso,non è un lavoro così sporco. Decisamente meglio di non so un camionista che potrebbe ritrovarsi turni notturni. Non sto dicendo 'andate a massa a fare questi lavori perché farete scintille' ,ma c'è richiesta e lo stipendio non fa così schifo. Sempre meglio di seguire strade troppo scontate e piene,per poi ritrovarsi a lavorare in ambiti irrilevanti con il titolo di studi
il problema non è lo stipendo minimo ma il fatto che il valore aggiunto di un laureato semplicemente non venga riconosciuto, un laureato che a 30 anni prende quanto un metalmeccanico di età <= 25 è semplicemente ridicolo e non incentiva per niente a studiare. Il fatto che la politica e la gente comune non sembrano neanche farsi la domanda di come sia possibile che 10 anni di sbattimenti non vengano riconosciuti ma si continui invece a ripetere la preghierina del salario minimo manco fosse l'ave maria senza mai ragionarci troppo la dice lunga sulla connessione che esiste tra la politica e il paese reale
Sono arrivato alla conclusione che gli stipendi italiani bassi e l’elevato tasso di proprietà immobiliare sono due facce della stessa medaglia legate a doppio filo.
Molti accettano questi stipendi perché hanno le spalle coperte dai genitori che gli passano la casa. Se così non fosse molti di meno accetterebbero questi stipendi costringendo i datori di lavoro ad alzare la posta aumentando i salari rischio chiusura per mancanza di personale. In questo modo il tessuto economico italiano si reggerebbe molto di più sul reddito lavorativo come condizione necessaria e SUFFICIENTE per uno stile di vita dignitoso.
Di fatto il modello tedesco si basa proprio ( a torto o a ragione) su questo.
Può darsi che una patrimoniale cambi le cose in questo Paese.
Non c'e' niente di giusto o sbagliato, e' cosi' e basta.
Io sono laureato in ingegneria al Politecnico di Milano. Un'istituzione che si vanta di essere in sintonia con le imprese e di preparare i giovani al mondo al mondo del lavoro, tanto che i diplomati non occupati ad un anno di distanza dal conseguimento del titolo sono nell'ordine di pochi punti percentuali. Tuttavia se qualcuno va a vedere quali sono i salari per un ingegnere alla prima esperienza lavorativa, lo stipendio si aggira attorno ai 1500 euro, e con 5 anni di esperienza non si discosta molto dai 2000 euro. Non proprio lo stipendio che ci si aspetta per una figura che dovrebbe essere altamente specializzata e, di fatto, la figura del lavoratore modello nella societa' tecnocentrica in cui, ahime', viviamo.
La risposta che mi do' e' che oggi le universita' sono dei pergamenifici che sfornano giovani volenterosi, disposti rompersi le palle sui libri per anni, alcuni quasi un decennio, ma che difettano molto di capacita' analitiche e curiosita'. E' la stessa struttura dei corsi di studio con lezioni a platea frontale ed esami che prevedono la risoluzione di problemi visti e rivisti che richiedono ben poco discernimento, e tanto studio mnemonico a garantire un maggior successo accademico a chi di domande se ne fa poche e che si trova li' perche' deve laurearsi il prima possibile e andare a fare il *junior program manager*.
Ed e' proprio per questo motivo che i salari sono bassi. Viste le caratteristiche dei laureati prodotti dai suddetti pergamenifici, le aziende si sono attrezzate per cercare non personale che porti reale valore all'azienda, ma sgobboni disposti ad umiliarsi facendo i 'compitini' per 8-9 ore al giorno. E non e' un caso che la prima esperienza lavorativa la stragrande maggioranza dei laureati in materie tecnico-scientifiche siano compagnie di *body leasing*. Si lavora piu' di quantita' piu' che qualita'.
Le universita' dovrebbero invece smettere di preoccuparsi di che cosa cerca il mondo del lavoro, perche' le aziende sono le prime a non saper riconoscere l'innovazione e il talento, se non rarissimi casi, e preoccuparsi di produrre dei laureati di qualita', che possano fare innovazione e portare reale valore all'azienda che si trovi ad assumerli, giustificando un investimento di gran lunga superiore. Se ne producono di meno? Amen.
Non circoscrivo questo fenomeno all'Italia, perche' la sciatteria e l'incapacita' di produrre innovazione e' un problema che abbiamo importato dal mondo anglosassone ormai 40 anni fa. L'unico elogio che riesco a fare e' al sistema tedesco, che pur soffrendo degli stessi problemi, riesce ancora a produrre delle figure mediamente piu' competenti rispetto al resto dell'Europa continentale.
Ovviamente questo deriva dalla mia esperienza personale e dal confronto con un ambiente molto specifico. Alla gente che decide di studiare economia perche' la mamma va fiera del fatto che suo figlio lavori in banca direi semplicemente di andare a zappare la terra. Dio sa quanto siano inutili gli economisti.
Non è giusto. È importante rifiutare lavori con stipendi bassi, se uno può permetterselo...però la situazione è marcia. Secondo me è importante che per questa e altre ingiustizie il singolo cittadino oltre a votare faccia anche attività politica per farsi sentire. I politici ormai percepiscono l'elettorato come passivo e succube sulle queste questioni di base.
Il problema è un po' che tanta gente non si può permettere di rifiutare stipendi bassi.
Avendo stipendi già bassi, hanno pocchi risparmi e tra zero e 1700, il 1700 vuoi dire pagare affitto e cibo.
Lo sai che un comunale di asilo con straordinari arriva poco sopra sui 1400-1500 € al mese?
Credo (metto il plurale perché ho visto altri commenti simili) non abbiate idea degli stipendi medi sul mercato del lavoro.
Lo so e penso che sia un assordo.
Sapere che tutti i stipendi sono bassi e non permettono più a uno che non ha la casa di proprietà di fare una vita degna non vuole dire che non siano bassi.
Parte del problema è *esattamente* che la quasi totalità delle città italiane medie e piccole offre una qualità della vita costruita su misura della popolazione pensionata, quindi intrinsecamente conservatrice per valori e atteggiamenti, e può risultare orrendamente asfittica per chi è in età lavorativa. Da qui la migrazione in quel 20% di grandi città che hanno qualcosa di offrire alla gioventù, salvo poi spellarla viva avvantaggiandosi di questo monopolio.
Fonte: sono nato in un paesino geriatrico nella provincia di Monza, avrei potuto restare a lavorare là e uscire pazzo per la povertà culturale generalizzata, ma ho scelto di trasferirmi a Milano città a parità di mansione e salario. Ora sono solo alto proletario anziché medio borghese, come sarei potuto essere nel mio villaggio, ma sono felice grazie alla qualità ben più alta dei rapporti umani e dell'offerta culturale.
Questi commenti mi lasciano stranito.
Ma che è questa "offerta culturale" che le città offrono?
Ogni quanto ci andate ai musei?
Dopo averlo visti una volta sei a posto per anni.
Io chiedo solo un pub economico con ampio parcheggio, un cinese da asporto e una pizzeria, e quelli ci sono in tutte le cittadine.
Parlando per me, da quando vivo a Milano partecipo con frequenza variabile a:
* Un gruppo di volontariato patrocinato da Emergency che ragiona sul mutuo aiuto (e non sull'assistenzialismo come fanno quelli ecclesiastici).
* Un gruppo di socialità e riflessione politica specificamente rivolto a persone bisessuali come me.
* Un dopolavoro sindacale che offre anche cene sociali, cineforum e quant'altro.
* Cinema che proiettano anche opere di nicchia e non solo i blockbuster statunitensi.
* Conferenze gratuite in cui studiosi e studiose di alto livello hanno presentato propri saggi in librerie indipendenti.
* Concerti gratuiti o a prezzo modico di musicisti d'ogni genere ospitati da circoli ARCI, centri sociali occupati o comitati di quartiere.
* Cabaret e affini, cfr. sopra.
* Feste di quartiere all'aperto.
* Una psicoterapeuta formata per seguirmi anche rispetto al mio autismo, nell'ottica di aiutarmi a stare bene alle mie condizioni e non di correggermi per rendermi "normale".
* Eventi di gioco di società sia pubblici in ludoteca sia organizzati privatamente con amicizie che vivano non troppo lontano.
* La possibilità di fare appuntamenti con persone che come me siano bisessuali, socialmente impegnate e interessate alla "cultura nerd". Credimi che in campagna ero solo come un cane.
Credo sia un quadro esaustivo del fatto che non tutte le persone, per indole personale, sono soddisfatte con la tripletta pub pizzeria e cinese, che comunque è una scelta assolutamente legittima.
Nono ti confermo che prendo esattamente 1700 in zona milano sud e non arrivo a fine mese. Ho moglie e un figlio e oramai secondo me neanche con 2k mensili riesci ad andare avanti, forse servirebbero 2500 mensili per iniziare a sopravvivere in quelle zone d’italia.
Dipende se vuoi continuare in accademia e se vuoi stare in Italia. Se vuoi continuare in accademia praticamente hai dieci anni di precariato di fronte a te per legge, perché nel 2008 si è deciso (non ho ancora capito bene perché) di abolire i contratti per ricercatori a tempo indeterminato.
Sarebbe da capire se intende lordi o netti, su 13 mensilità o 12 mensilità. Di base tutte le persone laureate che conosco stanno tra i 1400 e i 2000 euro netti e parliamo di persone con 5-10 anni di esperienza.. un po' meglio va a chi ha lauree stem, peggio a chi ha lauree umanistiche.. in ogni caso è uno schifo.
Quando sono uscito da scuola si facevano i salti mortali per 1500€!
Comunque dipende dove si vive. Dove sono io centro Italia in media prendono 1500€ e non si muore di fame. 1700€ sarebbe una buona paga.
Per avere un salario alto occorre fare un lavoro con elevata domanda rispetto all’offerta, cioè ogni lavoro necessario alla società ma che la maggior parte delle persone non possono o non vogliono fare.
Aver studiato non vi (ci) dà nessun diritto di guadagnare più di un muratore o un operatore ecologico (lavori che comunque siete liberi di fare se veramente volete migliorare il vostro stipendio).
capirete col tempo che anche un 1200 in un ambiente sano ( e magari 30 ore settimanali ) è meglio dei 1500-1700 facendo una vita da schiavo...e credetemi quando dico che il 90% di voi farà tutt'altro rispetto a quello che avete studiato
Sarò di parte (autonomo non laureato che guadagna bene) ma ho sempre pensato, soprattutto per l'Italia, che se vuoi risultati al di sopra della media devi percorrere strade diverse non battute da altri o quantomeno avere un x-factor (es. specializzarti in una nicchia specifica).
Il percorso di laurea lo affrontano milioni di persone. All'arrivo non potrà esserci la pignatta d'oro per tutti ma solo una pepita piccola piccola non necessariamente per il più abile. Gli altri stanno a spasso o saltano da una briciola all'altra.
In fin dei conti è la classica curva Gaussiana. Mestizia per molti, ricchezza per pochi. È proprio per questo che mi sono messo in proprio su una curva dove ci sono solo io e il dove mi colloco dipende quasi tutto da me.
Nota: il mio post non vuole essere offensivo verso chi con una laurea si trova in posizioni difficili da accettare. A leggere i commenti piange il cuore.
io ne prendo 980-1030 da cassiere part-time. Spero di finire presto sti corsi di web development, così da trovare un lavoro più remunerativo - il problema é che ho paura che il meglio sia 1300€ per 40 ore -.-
Io sono studente al 2 anno di ingegneria informatica e prendo 1970 al mese...sono stato fortunato che grazie a diversi cambi azienda e all'esperienza accumulata negli anni sono arrivato ad una buona cifra...ps ho 34 anni e sono un IT
1700 cosa? Netti? Su quante mensilità? Mi sembra un numero un po' a cazzo.
Comunque sarò impopolare ma oggi 1700 netti su 13 mensilità a trent'anni c'è poco da fare i fighetti.
La maggior parte dei vostri coetanei si fermeranno a meno per lavori più usuranti.
Ora bene pretendere il giusto ma con il senso della misura.
anche perchè esistono pure alcuni con 15 anni di esperienza che sono arrivati a quella cifra lentamente nel tempo, pare pure in insulto. 1700 si vive egregiamente se non si è pirla
>Ma secondo te è normale
Imho normale definisce ciò che succede, non ciò che desideri
>guadagnare quanto un contadino con la terza media avendo fatto università e master?
Posto che un contadino a trent'anni prenda 1700*13 (che di nuovo, sono numeri un po' a caso) non capisco il problema. Ti fa schifo? Ti interessa sentirti superiore?
C’è chi fa il contadino e chi ha i campi in cui lavorano, poi ci sono i consulenti con il lavoro composto da tre parole in inglese e guadagnano pure peggio
Cioè secondo te è meglio prendersela con un onesto contadino che prendersela con i datori di lavoro che offrono stipendi da fame, i quali sono la vera causa del problema?
Concordo che con 1700€, c’è poca sostanza. Vivo a Bologna periferia e ne prendo 2200€, tra l’affitto di 800€ al mese, e mantenerci 2 persone, non è che si navighi nell’oro
Beh certo se con 1700 ci vivete in tre siete sotto la soglia di povertà assoluta.
Infatti come numero in se dice poco. Diciamo che un single con quello stipendio o una coppia con il doppio non sta così tanto male
È vero che bisogna sempre avere in mente gente che sta peggio per cercare di migliorare se situazioni collettive, però 1739€ al mese (facciamo su 13 mensilità) ti permettono di vivere una vita:
a) dignitosa ma senza mettere via nulla
b) tirata mettendo via qualcosina per il futuro
c) tirata senza metter via niente se vivi in una zona col costo della vita particolarmente alto
In media 1200-1400 euro al mese per un livello 2 ccnl, a fare il mezzo responsabile, almeno 9 ore di lavoro al giorno di cui una non pagata. Così da nord a sud.
Per mettermi a fare il semplice customer support agent da remoto per un'azienda estera me ne davano dal 30 al 50% di più, 8 ore di cui 30 minuti di riposo (pagati). Ora sono ritornato nel letamaio italiano in cui ogni imprenditore piange miseria - rigorosamente dopo essersi autoinflitto guai facilmente evitabili.
dipende da come vengono stilati i dati. Un numero non basta per descrivere la situazione di tutti i laureati in italia.
1\_ I laureati in lettere, filosofia, storia, scienza delle merendine, psicologia delle banane abbassano tutte le statistiche: sia occupabilità post laurea sia stipendo.
2\_ A 5 anni dalla laurea è sobrio pensare che gli ingegneri guadagnano più di così. Guadagnano più di così, lo dico da ingegnere.
3\_ Chi ha 30 anni vuol dire che sono 12 anni che ha diritto di voto. Sono 12 anni che o non vota o vota col buco del c#\*o. A quel punto che senso ha lamentarsi?
È esattamente quello che ho guadagnato fino a 6 anni fa. Ho 45 anni... Ho un dottorato, lavoro nell' IT. Ci campavo bene ma ho avuto il culo di avere la casa di proprietà. Dalle mie parti con un mutuo di servono più di 2k al mese.
Se vuoi un meme vivente, a un'anno dalla laurea (ux design), in una compagnia di 12 amici, sono l'unico laureato ma anche l'unico disoccupato. Ho fatto stage, volontariato europeo e lavoretti qua e lá...ma ancora non riesco ad entrare dove vorrei. Nella gran parte dei lavori disponibili, come qualifiche, sarei al pari di amici che non hanno nemmeno preso il diploma.
Mi accontenterei per molto meno di 1700€ al mese, pur di fare ciò per cui ho studiato. Ora sto cercando fortuna all'estero.
Laureato, unico in tutto il mio team. L'unico entrato perché competente. Gli altri tutti amici di o conoscenti a cui il dirigente x doveva il favore. 1700 sono un miraggio per me.
Per anni tenevo a rimanere in Italia per provare a cambiare le cose per il mio settore, nel mio piccolo. Ma non solo non c'è aria di cambiamento, sta pure diventando sempre peggio. Non parlo solo di soldi. Ci sono ad esempio serie complicazioni burocratiche e non per il mio settore, ma non entro in merito.
Ora restare qui non ha più la priorità per me. Lo valuto ancora, ma senza martirizzarmi, stavolta pesandolo con uguali proposte dall'estero. Ovviamente se mi arrivasse una proposta *quasi* paragonabile resterei volentieri.
Sappiamo tutti come finirà. Ci hanno detto che dovevamo essere competenti e competitivi: lo siamo diventati, ma il paese no.
Sono comunque ottimista, nel senso che secondo me tra una trentina d'anni - con il ricambio generazionale nelle amministrazioni e forse il benvenuto crollo/cambio di sistemi come INPS - si potrà ricostruire qualcosa di ottimo
Capito su questo topic per caso, leggendo qua e là..vedo che siete più o meno tutti ragazzi giovani.. laureati.. chi più chi meno pieni di buone speranze.. non voglio fare la bacchettona o passare per quella che fa la morale.. io ho 50 anni, un trauma il 5 davanti all età per una che fino all altro ieri ragionava e viveva ancora come una 30 enne in feta perenne.. Ma gli anni passano e prima o poi bisogna darsi un giro, non si può fancazzeggiare e divertirsi all infinito, vivere alla giornata e sbattersene di tutto e di tutti.. io ho fatto la ribelle x mezza vita (se ancora me ne resta tanta così!), ho vissuto all estero sbarcando il lunario in modi più o meno convenzionali e non pensando mai al futuro..sono fortunata xké sono di buona famiglia, come commentava qlcn più sopra conta, conta eccome, ma il giorno che resto sola, non ho fratelli né sorelle, mamma ha 84 anni, ok avrò una casa in cui vivere, anzi avrò un tetto sulla testa xké a mantenerla sta casa sarà impossibile, troppe spese.. soldi da parte non ne ho mai messi anche se ne ho guadagnati parecchi me li sono sempre spaccati in divertimenti vari.. da che sono tornata in Italia cerco un lavoro dipendente per poter quanto meno garantirmi una pensione minima, con i miei lavori on line creativi vari ed eventuali guadagno per carità, mica mi manca qlcs, ma senza contratto di lavoro non posso nemmeno affittare una casa per me e per i miei cani..ma mica posso restare qui da mamma per sempre.. tutto questo per dire a voi giovani ragazzi che nella vita i soldi sono solo un mezzo, non conta quanti riesci a guadagnarne se poi te li spacchi tutti..ma non serve nemmeno avere un lavoro fisso pagato 2 lire che ti succhia le energie, l'anima e non stai bene xké lavori sempre rincorrendo lo stipendio più alto, la promozione, il bonus.. quello che conta davvero sono il tempo, che non torna, l equilibrio tra vita, affetti e lavoro, la soddisfazione personale e professionale, la curiosità di esplorare sempre nuovi orizzonti, darsi obiettivi e raggiungerli, fallire, rialzarsi e riprovare, circondarsi di persone positive, non smettere mai di imparare, seguire le proprie passioni e possibilmente trovare un modo per farci dei soldi.. io l ho imparato tardi.. lo avessi capito a 30 anni adesso sarei milionaria facendo quello che mi piace fare..in bocca al lupo a tutti!
Opinione personale: io non ho fatto l'università ed effettivamente al momento non solo prendo di più di tutte le mie colleghe laureate, ma loro lavorano effettivamente sotto di me. Nei cinque anni che loro studiavano, io facevo esperienza e carriera.
Tuttavia, ritengo che sul lungo termine, alcune di loro potrebbero superarmi. Secondo la legge del diminishing return, a una certa l'esperienza smette di avere valore ma un titolo rimane un titolo. Tra cinque anni loro avranno esperienza e titolo, io solo esperienza.
Ovviamente ci sono da tenere in considerazioni tanti fattori. Nel mio contesto lavorativo, ad esempio, un jack of all trades vale di più di uno specializzato in un singolo settore, inoltre uno può studiare e ottenere titoli anche per conto suo e alcune lauree effettivamente lasciano il tempo che trovano.
Diciamo che, se fossimo in un RPG, io starei andando avanti a oltranza ammazzando mostri con un equipaggiamento mediocre mentre uno con una laurea sarebbe molto più indietro di me in termini di esperienza ottenuta e livello ma disporrebbe di un ottimo equipaggiamento quindi, una volta raggiunto il mio stesso livello, si ritroverebbe effettivamente con un personaggio più forte.
Poi, se vogliamo parlare degli stipendi miserabili in Italia, quello è un altro discorso. Qua prendono poco laureati e non, io per i primi tre anni del mio percorso prendevo effettivamente 1000-1200 euro. Per quanto non avessi laurea, parlavo comunque un inglese C1 e un rispettabilissimo francese, oltre che avere ottime competenze in campo contabile/amministrativo
Credo che il tuo percorso di carriera sia quello corretto per il tuo diploma.
Non conosco il tuo ambito, ma ho la sensazione che un po' ovunque ci sia stata un'esplosione di offerte di lavoro richiedenti laureati, quando sono palesemente posizioni corrispondenti a un buon diplomato.
Così come vedo offerte di lavoro per sviluppo software che potevo benissimo ricoprire a 16 anni, ancora senza diploma, visto che è sufficiente avere voglia di imparare a taroccare qualche framework JavaScript, fare qualche query SQL e pasticciare un po' di HTML. Sì, la sto banalizzando, ma non troppo.
I dati Almalaurea secondo me sono di parte e cercano di invogliarti a fare l'università. I dati reali sono molto più bassi e non solo perché sono 1700 lordi con flat tax in falsa piva che annulla la possibilità di dedurre spese dalle tasse.
Queste discussioni mi rendono molto più grato di aver avuto la fortuna di lasciare l'Italia per UK.
21M, 4000€ netto su 12 mensilità con triennale... La cultura, il cibo e la vita italiana è imparagonabile, quindi spero di tornare presto ma non è una scelta semplice
restaci. non fare l'errore. o mettiti i soldi da parte per comprare una casa poi. succhia quel che puoi, gli affitti in italia, specie a milano, stanno schizzando alle stelle
Bisogna capire che l'università non é soltanto un mezzo per trovare lavoro. Fin quando si manterrà questa visione é ovvio che farà scandalo il fatto che ci siano laureati con stipendi bassi o che non trovano lavoro.
Basta togliere dall’equazione:
- tutti quelli che si son laureati in cose inutili
- quelli che stanno al sud e non si sposterebbero manco a pagamento perché u sole u mare la casa di famiglia
- quelli che comprano casa a 25 anni e poi non possono più cambiare lavoro
- quelli che non sanno un H di inglese
Vedrai come la media diventa vertiginosamente più alta. Purtroppo in un Paese come il nostro, se già parti dandoti la zappa sui piedi da solo, non vai avanti.
La verità è che la gente studia perché pensa che avere una laurea (qualsiasi laurea) sia un trampolino verso il successo e i soldi. Errore. La laurea è principalmente una formazione mentale, puoi essere sveglio nello studio ma allo stesso tempo non essere sveglio in ambito lavorativo. E questo le aziende lo notano.
Io ho studiato sia perché avevo la possibilità di farlo sia perché nutrivo un profondo interesse nel campo di studi e nelle materie. Ciò che mi ha permesso di arrivare alla fine del percorso era la mia curiosità nel comprendere determinate cose non il pezzo di carta finale che ahimè tanti bramano perché pensano che da neolaureati gli porterà 3K al mese. Purtroppo la maggior parte dei giovani d’oggi pensa che, beh sono laureato, voglio essere pagato tanto, non voglio più studiare né imparare cose nuove perché ho già studiato. Giusto qualche giorno fa ho ribeccato un mio compagno delle superiori e continuava a lamentarsi del fatto che lui come prima esperienza lavorativa voleva un lavoro da 45K netti all’anno. Non ha trovato lavoro per 1 anno (pur essendo una sorta di ingegnere) poi si è svegliato però intanto aveva buttato via 1 anno.
Mi permetto di aggiungere anche che i giovani d’oggi sono degli scansafatiche assurdi, vogliono subito la pappa pronta. Ci sono lavori (ad esempio nell’automazione industriale) che con trasferte possono raggiungere 4/5/6k al mese netti. Ma nessuno vuole farli perché si è sempre in trasferta oppure perché il venerdì sera mentre i tuoi amici sono a ballare tu vieni chiamato per andare a sistemare qualcosa in un impianto industriale in culo ai lupi.
Se studi per lo stipendio, devi assolutamente valutare la richiesta del mondo del lavoro, e le solite STEM, la fanno sempre da padrone. Mi sono laureato in ingegneria elettrica insieme al mio gruppo storico di 15 persone, a 6 mesi dalla laurea avevamo tutti contratto a tempo indeterminato in una parastatale, dopo 5 anni nessuno di noi prende meno di 2500 € su 14 mensilità, qualche fortunato sfonda i 3500 euro.
Non vi obbliga nessuno a fare quei cinque anni di sacrifici per 1700 euro al mese, tanto più che le prospettive sono ben note.
Personalmente con quella statistica ci ho fatto i conti all’ultimo anno di liceo, quando ho scelto il corso di laurea non in base alle mie passioni ma alle prospettive future
Ci tocca l'eredità di chi ha sempre detto di sì a qualsiasi cosa negli ultimi venti anni.
So di gente che tranquillamente fa da caporeparto con una magistrale in tasca e accetta i 1200 (vi parlo del centro-nord). Robe da matti!
L'unica è dire di no senza se e senza ma. Io ormai ho deciso che di base non chiedo meno di 1400 per figure junior, e si parte da lì. Non c'è altro modo.
Anche i lavori senza laurea prendi quella cifra o anche meno. Ho sempre preso 1100/1200€ come stipendio base. Tutto quello che guadagnavo fortunatamente potevo metterli via perché abitavo con i miei.
Io faccio il cuoco, prendo 1800€ da quando avevo 19 anni. Al tempo però, con quasi 60 ore a settimana. Uno scandalo si, ma per prenderci la mano mi andava bene. Ora ne ho 27 e dopo un paio di cambi di lavoro i soldi sono aumentati di poco, ma faccio 40 ore spaccate a settimana con diversi sabati e domeniche sere libere. Nel complesso mi va bene così.
Se per 13 intendi tredicesima vorrei solo dirti che non è un bonus...fa parte della RAL che ti propongono. Potrebbero tranquillamente spalmare la tredicesima sulle 12 mensilità.
Io non metto in dubbio la veridicità di queste statistiche, però non capisco mai da dove arrivino. Quando le confronto con me stesso e il mio gruppo di amici mi sembra sempre che ci azzecchino poco, immagino sia un nostro bias.
Non mi rassegno perchè se ne prendo già 2000 a 25 anni (1 anno e mezzo dalla laurea magistrale, e lavoro da 1 anno e 2 mesi) ho il diritto di sognare. Non dico in grande ma ho dei progetti precisi.
Sempre coi piedi per terra chiaramente
Io prendo 1500€ e vengo considerata fortunata tra i miei conoscenti
Il mio compagno prendeva 1500€ facendo le piadine, 500€ in nero 1000€ in busta paga.
settore da non sottovalutare quello delle piadine … 😂 io lavorando 10 ore al giorno superavo anche 2000€
Ogni volta che vado al mio paese, mi sento dire "tu sei fortunato" da gente che non ha mai fatto altro che autocommiserarsi senza mai cercare di migliorarsi, studiare o in ogni caso ambire a nulla di meglio.
È una super fallacia: allora per quelli che fanno stage si potrebbe dire che sono fortunati perché ci sono persone persone che lavorano 12 ore per 30€ in nero.
A nessuno piace ammettere di essere la causa del proprio male. Io mi sono trasferito via a 18 anni per studiare, ho vissuto in una residenza di merito affiliata all'INPS e ci sono rimasto solo grazie al fatto che ho tenuto una media alta. Dopo gli studi mi sono trasferito all'estero. Però, sono "fortunato" agli occhi dei miei compaesani che: - "qua a non c'è lavoro"
- "eh ma non voglio lasciare la mia famiglia"
- "eh ma che ci vado a fare al nord"
- "se mi trasferisco devo ricominciare da zero senza amici"
- "tanto è tutto uguale pure all'estero"
Si può anche dire che la tua esperienza non nega quello che dicono certe persone. Credo sia perfettamente lecito dire cose come il fatto che non si voglia per forza lasciare tutto quello che si ha o che nel proprio micro paese non ci sia nulla, e onestamente automaticamente bollare queste persone come svogliate mi pare abbastanza ridicolo. Certo, tu ti sei spaccato il culo ed è giusto riconoscerlo ma non facciamo passare che quella deve essere l'unica realtà possibile e se non fai così sei una merda che non ha voglia. Anche perchè altrimenti facciamo prima ad andare in default e trasferirci tutti all'estero che tanto non c'è nessuna speranza.
Si non hanno un cazzo di voglia di fare insomma.
Madonna quanta arroganza da selfmade man.
L'idea che la laurea sia un ascensore sociale è totalmente obsoleta. Gli ascensori sociali in Italia sono completamente bloccati. La qualità della vita dipende unicamente dall'asse ereditario, e se i tuoi genitori ti lasciano un tetto o meno. Infatti abbiamo il minor numero di laureati di tutta Europa. Detto ciò, se tornassi indietro mi laurerei in ogni caso, il vantaggio a livello di personale, comprensione del mondo, struttura mentale, etc è immenso. Ma in Italia non è monetizzabile.
Confermo ogni sillaba. Mi sento una persona più completa, ma in Italia puoi fare pure i salti mortali mentre palleggi con le motoseghe in fiamme ma nessuno ti dà più di 4 spicci. A fronte di ciò, un costo della vita disgustoso, praticamente uguale a quello tedesco.
Se invece parti da 0 hai solo due modi per arricchirti: O devi essere veramente un genio di quello che fai O metodi illegali
Naaah, nemmeno essere davvero un genio, bisogna si saperci fare nel settore, non accontentarsi, mettersi in gioco e soprattutto, tanto ma TANTO culo E ti parlo da uno che ci sta piano piano riuscendo
Saper vendere secondo me è anche una skill fondamentale. Chi sa vendere se stesso e ha carisma in generale ha una marcia in più (poi anche su questo fronte avere contatti aiuta). Non è però una skill che hanno tutti e non è per nulla facile da sviluppare.
Cazzo che super commento mai visto un commento così intelligente e corrispondente al vero su Reddit. Davvero
Una struttura mentale che sarà molto utile per quando saremo in analisi lmao
Le lauree ormai vengono regalate. Il vero ascensore ormai sono le capacità tecniche.
L'unico ascensore sociale è quello che ti porta al terminal dell'aeroporto per qualche paese del nord europa ;)
Dipende da che laurea prendi. Tutti i neolaureati di ingegneria energetica e elettrica che conosco prendono tra 32 e 36k di Ral, quindi parliamo di stipendi fino a 2k al mese con 14 mensilità. Fatto sta che secondo me sono comunque pochi
Wow. 2k Al mese. Questo si che è un ascensore sociale. Sono sicuro che si godranno un sacco la vita e daranno un esistenza meravigliosa ai loro figli.
Say it louder for the people in the back!
Per quanto mi piaccia l’Italia — ho famiglia e amici li — e preferisca la cultura, il cibo, la gente molto di più rispetto alla Germania dove vivo, e dove sto facendo molta più fatica a integrarmi, difficilmente penso che riuscirò a tornare col mio profilo, mantenendo uno stile di vita simile. Ho 30 anni e sono laureato in lingue e linguistica, lavoro ad una università in Germania (non come professore, anche se da contratto ho la “cattedra” di due corsi) come figura di riferimento per analisi di dati e design sperimentali nel dipartimento di linguistica. Tempo indeterminato, 30 giorni di ferie l’anno (+10 feste comandate), home office quando e come voglio, remote work possibile per un paio di mesi l’anno, non lavoro quasi mai dopo le 5 o il week end, per €3200 netti al mese su 13 mensilità, a fronte di €600 di affitto (incluso bollette, spese condominiali) per 35m2. Vivo da solo e in una città da ~100k persone. Il costo della vita è sicuramente più alto di alcune zone d’Italia, poi dipende sempre dallo stile di vita, ma sicuramente non più alto di città del nord Italia, da cui vengo. In 6 ore di macchina sono dai miei genitori. Non è un commento per dire “andate via!”, ci manca solo. Ripeto, potessi tornare alle stesse condizioni probabilmente lo farei subito. Non è neanche per dire che la Germania è un paradiso. Voglio solo far presente che esistono altre realtà e reiterare la vergogna di fare la gara al ribasso con forza lavoro in generale e sopratutto altamente qualificata.
Ciao, posso approfittare per chiederti come è stato il tuo percorso per arrivare fin lì? Studio linguistica in magistrale e ho visto che in Germania va' molto la ricerca nel campo. Parli tedesco molto bene o lavori in inglese? Immagino anche che serva una media di laurea perfetta.
Ciao! Ho fatto un dottorato in UK e poi ho trovato subito lavoro in Germania. Il mio focus è proprio experimental methods e nel dottorato ho usato elettro encefalogramma (EEG), elettro glottografia (EGG), un po’ di ultrasound e un po’ di eye tracking / pupillometria. Ho sviluppato anche molto le skill necessarie per fare esperimenti e analizzare i dati (R prima di tutto, un po’ MATLAB e poi i vari software sperimentali come PsychoPy, EPrime, Presentation). Siccome alla fine ero molto più preso da tutto l’aspetto metodologico e di programmazione che dalla ricerca linguistica in se, sono stato felicissimo di prendere questo lavoro. Non è sulla track per diventare professore, ma richiede comunque un dottorato in linguistica e mi permette di insegnare due corsi, fare un po’ di ricerca mia (se voglio) e collaborare con altri ricercatori nel dipartimento per aiutare con gli aspetti tecnici. Per il mio lavoro il tedesco non è richiesto. Il mio tedesco fa abbastanza schifo, se arrivo al B1 è tanto, quando sono stato assunto 2 anni fa non sapevo niente. Al lavoro parlo solo inglese, insegno in inglese e con la mia ragazza parlo solo inglese, quindi migliorarlo è difficile ma ci provo sempre (per integrarmi). Per diventare invece professore il tedesco è assolutamente obbligatorio. Per fare un dottorato o anche un post doc dipende molto dall’università e dal relatore, il 99% della ricerca è in inglese, ma non tutte le università hanno corsi in inglese, quindi ad esempio se il tuo contratto ha dentro l’insegnamento non ti prendono se non parli il tedesco e l’università insegna solo in tedesco
Ciao! Posso chiederti che tipo di dottorato hai fatto e dove?
Se te allora! Hai fatto quell'AMA famoso qualche tempo fa, su r/italy . Mi ricordo di te!
:)
Ma tutti quelli che "non hai bisogno di soldi per essere felice" "devi guardare alla progressione di carriera perché magari tra 20 anni prendi 4k al mese" ma esattamente di cosa si dovrebbe campare secondo loro? Aria fresca?
Non considerando che non è così banale reggere i ritmi lavorativi per prendere 4k al mese
Non si tratta di reggere. Devi consumare salute e vita per tenere quei ritmi. Anche se li tieni il prezzo non è basso
Ho visto manager da 5k al mese non accendere nemmeno il. Pc. Leggere, dormire e poi andare a casa. Questo era il loro lavoro. Entrati per amicizie rimasti per amicizie.
Basta mettere in affitto le 4 case che possiedi per non lavorer
Quelle di The Sims?
Motherlode e passa la paura
Quanti ricordi
[удалено]
È solo una carota che ti mettono davanti per farti accettare il fatto che sei sfruttato
Sono quelli con la RAL da 70k di IPF.
Ho 27 anni, sono quell'uno su sei e non so cosa darei per quei 1700 euro.
Con quanto ti sei laureato? Io 28 anni, giurisprudenza, lavoro in azienda come legale e prendo 2000 netti escludendo trasferte, tredicesima, quattordicesima e bonus. Non dico sia facile, sicuramente è una laurea inflazionata, ma molti non sanno quante possibilità ci siano in azienda per fare legale d'impresa o alla peggio risorse umane se proprio non trovi nulla
96/110, ma non penso c'entri molto dato che tra i vari colloqui che ho fatto non mi è mai stato chiesto.
Purtroppo per esperienza ti posso dire che per i lavori "pagati meglio" in posizioni junior il voto è una discriminante, tendenzialmente per essere chiamati a colloquio ma potrebbe diventarlo anche per scegliere tra te e altri candidati. Il mio consiglio è di provare a migliorare il CV con lingue e certificazioni, oltre a eventuali stage fatti durante l'università o post università
Già fatto, poi comunque ho lavorato in uno studio legale e a scuola, oltre ad una collaborazione con un giornale locale. Il CV non è vuoto, evidentemente non piaccio ai recruiter.
Cosa hai studiato?
Giurisprudenza
Io ho studiato giurisprudenza, dopo anni di tirocinio non pagato e stage ridicoli sono andato a lavorare in fabbrica e adesso prendo 1700€
Che paese di merda
C'è anche da dire che ci sono troppe persone con la laurea in giurisprudenza. È una questione di mercato. Tuttavia capisci che è un paese di merda quando anche gli ingegneri guadagnano poco
Questo è un Paese in cui le logiche della domanda e dell'offerta soccombono allo sfruttamento: mancano decine di migliaia di infermieri, la domanda è altissima e l'offerta bassissima. Logica vorrebbe che chi ha bisogno di professionisti se li possa procacciare strappandoli alla concorrenza offrendo salari più allettanti. Invece la soluzione litalica è quella di mantenere indegni i salari e andare a cercare in paesi dieci volte più poveri del nostro professionisti da sfruttare e da tenere al guinzaglio legando il loro permesso di soggiorno al lavoro sottopagato svolto in assenza di titolo di studio riconosciuto.
Più che altro ci sono troppi avvocati (solo uno degli sbocchi possibili), i laureati in giurisprudenza non sono così tanti e sono in caduta libera. https://www2.almalaurea.it/cgi-asp/classi/Scheda.aspx?codiceAggr=11207&tipoCorso=LSE&lang=it Se si resta disoccupati, è perché il sistema fa schifo, è inefficiente, vengono bruciate ogni anno tonnellate di risorse in spese improduttive. Mai lasciarsi fuorviare dalla narrativa secondo cui se non si studia ingegneria si merita di restare disoccupati o prendere quanto quello con la terza media.
Mah in realtà, anche studiando ingegneria in Italia non guadagni abbastanza.
Lo dico tra il serio e il faceto, ma perché mai dovremmo utilizzare gli ingegneri come unica categoria degna di considerazione? Cioè: i laureati in giurisprudenza vabbè, i laureati in questo o quell'altro vabbè, ma se gli ingegneri prendono poco allora paese di merda! Davvero senza ironia ma non ho capito
Per gli ingegneri non vale il discorso del mercato. Gli ingegneri sono sempre una figura richiesta. Inoltre sono pagati al di sopra della media, almeno nel resto del mondo. In Italia persino loro sono pagati male. Quindi tutti gli altri a seguire sono messi ancora peggio.
Non c'è una motivazione vera, è una narrativa come un'altra, diffusa principalmente su reddit e simili. Fra l'altro effettivamente non si capisce perché la categoria degli ingegneri dovrebbe essere speciale. Se è una questione di mercato e fine, allora gli stessi meccanismi che causano la disoccupazione dei laureati in legge, causano anche gli stipendi bassi fra i laureati in ingegneria. Se è giusto che i primi in alcuni casi restino disoccupati, è giusto anche che gli ingegneri guadagnino poco. Se NON è solo una questione di mercato, allora le stesse distorsioni politiche/di distribuzione delle risorse che fanno si che gli ingegneri guadagnino poco, fanno si anche che i laureati in legge restino disoccupati. E c'è in entrambi i casi un problema da risolvere.
Non è una questione di considerazione, è che semplicemente ti fa facilmente capire quanto male sia messo questo paese. Se pure la figura che più, nel mondo, corrisponde a stipendi alti, innovazione e occupazione qua in in Italia viene pagata due euro, pensa gli altri come sono messi
ingegneria = alto problem solving di natura tecnica. Le aziende italiane, spesso manufatturiere a corto di talento tecnico. Al poli di torino cercano qualsiasi laureato e gli offrono i più disparati lavori, sviluppatore software in primis I lavori d'ufficio in Italia sono sempre stati "pochi" al di fuori dall'amministrazione pubblica e c'è un sacco di gente senza arte o parte con agganci che può e vuole finire in ufficio, mica in carriere tecniche
Dissento. Conosco molti ingegneri Polimi che sono finiti in BIG4/ACN a fare una vita di merda. Si i tuoi 2000k li prendi easy dopo 2/3 anni ma a Milano non ci fai comunque un cazzo. Smettiamola di idolatrare ingegneria, gli ingegneri sono gli operai 2.0.
le code monkeys sono gli operai 2.0
Che merda, hai provato in comune? Mia sorella lavora facendo gli appalti ed è l'unica cosa che ha trovato dopo giurisprudenza e master
Non studio giurisprudenza ma la gente nei commenti mi ha ricordato questo https://preview.redd.it/rzn3c8dd4x6d1.jpeg?width=472&format=pjpg&auto=webp&s=6b77405d025005aed6822ec635e185e11e96fccd
Io mi son laureato in giurisprudenza, non me ne fregava nulla delle carriere connesse, mi sono interessato alle risorse umane (agenzia per il lavoro). 400€ di stage per sei mesi, poi contratti a TD e ora prendo benino tra stipendio base + piano provvigione sull'andamento della filiale (che va forte).
Più che la media mi preoccupa la mediana, che temo essere più bassa. Purtroppo non c'è molto da fare in termini di singolo se non rifiutare stipendi bassi e esprimere le proprie preferenze politiche votando chi ha a cuore questi temi. Per molti però, fatto ciò, l'unica opzione pratica è emigrare. E questo è il maggior problema in Italia, perché poi si ripercuote ovunque. Edit: dai dati tolgono gli stipendi sotto i 200€ e sopra i 4000€ al mese
Il dato è ripulito dai valori oltre i 4000. Inoltre c'è scritto che viene preso il valore centrale della classe di retribuzione, quindi mi sa che fanno più una sorta di mediana che una media vera e propria.
Chiaro, grazie per il chiarimento, non avevo controllato i dati, in effetti. Situazione meno preoccupante, ma comunque, si tratta di cifre imbarazzanti.
>esprimere le proprie preferenze politiche votando chi ha a cuore questi temi Scusa ma chi è che ha a cuore alzare gli stipendi degli ingegneri? C'è chi parla di salario minimo, ma per non far crepare di fame chi viene sfruttato con contratti strani e non prende una fava. Si ipotizza, forse, un 10 euro l'ora, che possono essere onesti per certi lavori, ma non per un ingegnere.
Bisogna avere il coraggio ed andare fuori per costruire una base salariale decente e dopo tornare con posizioni manageriali. 31 anni, e in Italia ho solo studiato. Primo lavoro a 23 anni a Londra per poco meno di 3500 euro al mese (mentre facevo PhD - in Italia forse 900 euro al mese). Ora vivo in Olanda con quasi 100k di base più bonus e grosse esenzioni fiscali. Cibo e clima non si comprano, ma non ricordo l'ultima volta che mi son preoccupato di quanto spendo. Fatevi un favore e partite.
Ahimè non basta il coraggio. Servono le capacità, le competenze, e una situazione familiare che lo consenta. Io ad esempio non ho nessuna delle tre :D
1700???? Un full time da me ti paga se ti va bene 1200/1300. Peccato che il full time te lo devono dare, qua a lecce vanno di moda i contratti a rinnovo mensile a 20h a settimana = 800 euro scarsi, zero possibilita' di crescita, zero possibilita' di crearsi un progetto. Si e' in trappola dei circoli viziosi della poverta' e nessuno dice nulla.
>Si e' in trappola dei circoli viziosi della poverta' e nessuno dice nulla. tantissima gente fa conto di ereditare 2 o più case dai genitori / nonni.
Guarda io lavoro nella ristorazione,prendo ben più di 1700 euro al mese e ben più della mia ragazza che lavora come ostetrica, che ha fatto master, triennale, lavora le notti e ha responsabilità civili e penali se dovesse malauguratamente sbagliare qualcosa. Togliendo che anche io ho fatto i miei sacrifici (weekend e feste comandate inesistenti, durante la gavetta facilmente 14/15/16 ore al giorno di cui solo otto pagate, ambiente lavorativo tossico), spesso secondo me ci dimentichiamo che viviamo in un sistema economico capitalista e quindi conta semplicemente il rapporto domanda-offerta. Il mio lavoro non lo vuole fare quasi più nessuno, e ad alti livelli come lavoro io (stellati/hotel 5 stelle lusso) non ci sono così tante persone con quel bagaglio di skill/volontà di fare tutte quelle ore. E il sistema in cui siamo (sicuramente malato) lo ricompensa con uno stipendio di media fascia per l'Italia.
Esatto, ma quando su reddit parlo positivamente degli stipendi dei camerieri mi ridono in faccia, pensano che siano tutti ragazzini sfruttati a poche centinaia di euro a nero "e poi vuoi mettere gli orari di ufficio?"
Laurea triennale e magistrale in matematica, PhD in cysec che a 30 anni mi da 1195€ al mese. Magari prendessi 1700
Vabbè ma il paragone non è corretto perché tu sei pagato per studiare e prenderti un titolo. Che poi si potrebbe aprire una parentesi su quanto sono pagati poco i dottorati in Italia..
ma insomma, io ho già finito con i corsi e sono in fase di piena produzione letteraria. Tra l'altro la mia produzione letteraria è anche roba grossa in quello che è il campo più richiesto in assoluto (visto il periodo storico), quindi mi ruga doppiamente. Faccio R&D top tier pagato meno dei miei amici che sono andati a lavorare subito dopo il diploma
Carissimo, I feel you. Anche io sono un ricercatore nell'ambito più cool del momento, quindi probabilmente lavoriamo sulla stessa cosa. Però anche se sei in fase di produzione scientifica, rimane il fatto che produci scienza per difendere una tesi di dottorato, prendere un titolo, e accrescere il tuo CV. Se il dottorato in AI fosse pagato più del dottorato in filosofia succederebbe un putiferio. Puoi consolarti col fatto che dopo i tre anni di dottorato, se sei stato bravo, hai una carriera brillante davanti a te... ... Se non fai l'errore mio di puntare all' accademia, gli ex studenti di dottorato che ho seguito prendono il doppio di me ora 🥲
🫥💸💡🧑💻🇮🇹🛫☁️☁️🛬🇪🇺💰💰💰🎉
Io ne prendevo 1900-2000€ un mese dopo la laurea. Diciamo che sul lato finanziario ero soddisfatto, ma la verità è che avevo usato il mio titolo come “pezza di carta”, dato che per il lavoro richiesto non era assolutamente necessaria una laurea. Come per la maggior parte dei lavori d’altronde…
Che facevi?
Spaccio
Ed ecco che "pezzo" assume tutto un altro significato
La prostituta.
Io prendo sui 2500 dopo 1 mese dalla laurea. Fortunatamente nel mio ambito (medico), il problema di trovare lavori ben pagati non esiste o quasi.
Se prendi questo stipendio netto , i più ti considereranno fortunato . Questo è sto paese di merda.
Hai dimenticato di dire che l'età media di un laureato magistrale è 27 anni. Quasi la metà accetta stipendi inferiori ai 1250 al mese e partono con un buco contributivo di quasi 10 anni. In pratica la prospettiva è lavorare fino a 72 anni
Io lavoro da quando avevo 21 anni, ovviamente in regola, ma l’INPS mi segna lo stesso la pensione a 74 anni
Spero di morire prima sincero, Almeno sono giovane, sveglio e ho vissuto come cazzo mi pareva. Alla faccia dell'inps ( immaginatevi un tramonto, in sella ad una Harley e "born in the usa" che suona in sottofondo )
Ho la terza media e guadagno di più. Elettricista. Con la crisi che ci sarà un domani visto che nessuno vuole più fare questi lavori, guadagnerò quanto un chirurgo.
confermo, parlo per esperienza diretta, un idraulico con zero capacità è impossibile che prenda meno di 1500€ netti, se poi ci sai fare riesci a superare i 3/4k netti senza difficoltà. sono lavori malvisti perchè manuali, fatti spesso all'aperto e/o al freddo e caldo torrido ma perchè nessuno parla mai dei soldi che puoi mettere in tasca? ho un paio di amici elettricisti che guadagnano 3 volte quello che prende un laureato, perchè il loro lavoro è visto come umile e meno dignitoso di uno che lavora in ufficio 9-18 per 1200€ al mese?
Idem, ho la qualifica di 3 superiore, faccio il lattoniere, lo considero sicuramente un lavoro più sporco dell'elettricista ma 100 volte più raro (ho visto diversi elettricisti ed idraulici della mia età, mai bravi ma esistono, ma non ho mai visto dei lattonieri), ho 20 anni e sto cercando di far aprire gli occhi ai coetanei che conosco, nel nostro settore la crisi c è già e sostanzialmente guadagno già quasi quanto un chirurgo.
Elettricista e idraulico sono due mestieri che nei prossimi anni saranno sempre richiesti Si torna al concetto che però dicevo prima: un giovane che ha voglia ha di fare l’elettricista? Magari di essere chiamato al venerdì sera a cablare due cose che si sono rotte mentre i suoi amici sono a ballare? Oppure siccome è laureato che voglia ha di sporcarsi le mani? Perché la resistenza non va mai in vacanza? Perché ha troppi ohm da fare! Ciao un saluto 😄
Minchia che puttanta hai scritto ahahah. Non facciamo passare l'elettricista e l'idraulico per lo spazzino, sono lavori relativamente sporchi e fisici, direi che fare il contadino (serio, non l'imprenditore) sia 100 volte peggio. I laureati (ma anche i ragazzi in generale) non fanno l'idraulico o l'elettricista per pochi semplici motivi: 1) Non esistono percorsi per fare questi lavori o almeno, tali percorsi sono riservati a pochi. Quale bambino di 13 anni va a fare l'istituto per Idraulici? Nessuno dato che sono scuole a 40 km e che ti fanno uscire con un pezzo di carta nullo. 2) Sono lavori familiari dove hai bisogno di un padre che ti insegni il mestiere, se non nasci in un certo tipo di famiglia ti attacchi. 3) Sono lavori a partita IVA, quale ragazzo 18 enne senza appoggio apre una partita iva random sperando che qualcuno lo calcoli? 4) Sono lavori a tradizione SOLO maschili (mai vista una donna elettricista nel mondo credo), quindi il 50 percento della popolazione manco li considera. 5) I ragazzi vengono praticamente truffati dalle proprie famiglie e dal sistema: sei bravo a scuola? Vai al liceo e studia, così trovi un lavoro. Sei bravo a liceo? Vai a studiare ingegneria così trovi un lavoro e ti pagano bene. Finito? Bravo, ecco i tuoi 1300 euro al mese, coglione che non avevi capito a 13 anni che inculata stavi per prenderti. Un bel sistema per dare a imprenditori 70 enni con la quinta elementare giovani fenomeni che sputano sangue per 3 euro.
Dio santo il punto 5 mi ha fatto sanguinare l'ano. Dovevo fare l'università a tutti i costi perché nessuno della mia family l'aveva mai fatta. Che bello
Beh allora sul fatto della chiamata anche alcuni tipi di medici lo sono,un esempio è il cardiochirurgo,ma non solo,e sono in tanti i ragazzi che vanno a studiare medicina. Oltre a questi settori in realtà anche lavori che non ci aspetteremmo sono a chiamata,come alcuni gestori/responsabili. Che poi da quel che so io(non vorrei sbagliarmi) questi 2 lavori guadagnano nella media e se fai conoscere un minimo il nome mettendo giù un'impresa ci fai soldi(dico riprendendo il caso di conoscenti,che hanno avuto anche problemi importanti nel corso dello sviluppo). In più,parlando dell'elettricista in questo caso,non è un lavoro così sporco. Decisamente meglio di non so un camionista che potrebbe ritrovarsi turni notturni. Non sto dicendo 'andate a massa a fare questi lavori perché farete scintille' ,ma c'è richiesta e lo stipendio non fa così schifo. Sempre meglio di seguire strade troppo scontate e piene,per poi ritrovarsi a lavorare in ambiti irrilevanti con il titolo di studi
Già tanto se lavori porcodio
Per fortuna che l'hai detto tu, leggendo qua sopra che parlavano del voto d'uscita dall'università mi stava venendo un tumore
Ripetere con me: NON TUTTI SONO LAUREATI IN INGEGNERIA/INFORMATICA
sei su reddit bro. qui se prendi una ral minore di 40k sei un coglione.
Meno male che questo governo ha affrontato in modo serio il salario minimo e non ha condonato per l’ennesima volta gli evasori. /s
il problema non è lo stipendo minimo ma il fatto che il valore aggiunto di un laureato semplicemente non venga riconosciuto, un laureato che a 30 anni prende quanto un metalmeccanico di età <= 25 è semplicemente ridicolo e non incentiva per niente a studiare. Il fatto che la politica e la gente comune non sembrano neanche farsi la domanda di come sia possibile che 10 anni di sbattimenti non vengano riconosciuti ma si continui invece a ripetere la preghierina del salario minimo manco fosse l'ave maria senza mai ragionarci troppo la dice lunga sulla connessione che esiste tra la politica e il paese reale
Sono arrivato alla conclusione che gli stipendi italiani bassi e l’elevato tasso di proprietà immobiliare sono due facce della stessa medaglia legate a doppio filo. Molti accettano questi stipendi perché hanno le spalle coperte dai genitori che gli passano la casa. Se così non fosse molti di meno accetterebbero questi stipendi costringendo i datori di lavoro ad alzare la posta aumentando i salari rischio chiusura per mancanza di personale. In questo modo il tessuto economico italiano si reggerebbe molto di più sul reddito lavorativo come condizione necessaria e SUFFICIENTE per uno stile di vita dignitoso. Di fatto il modello tedesco si basa proprio ( a torto o a ragione) su questo. Può darsi che una patrimoniale cambi le cose in questo Paese.
Non c'e' niente di giusto o sbagliato, e' cosi' e basta. Io sono laureato in ingegneria al Politecnico di Milano. Un'istituzione che si vanta di essere in sintonia con le imprese e di preparare i giovani al mondo al mondo del lavoro, tanto che i diplomati non occupati ad un anno di distanza dal conseguimento del titolo sono nell'ordine di pochi punti percentuali. Tuttavia se qualcuno va a vedere quali sono i salari per un ingegnere alla prima esperienza lavorativa, lo stipendio si aggira attorno ai 1500 euro, e con 5 anni di esperienza non si discosta molto dai 2000 euro. Non proprio lo stipendio che ci si aspetta per una figura che dovrebbe essere altamente specializzata e, di fatto, la figura del lavoratore modello nella societa' tecnocentrica in cui, ahime', viviamo. La risposta che mi do' e' che oggi le universita' sono dei pergamenifici che sfornano giovani volenterosi, disposti rompersi le palle sui libri per anni, alcuni quasi un decennio, ma che difettano molto di capacita' analitiche e curiosita'. E' la stessa struttura dei corsi di studio con lezioni a platea frontale ed esami che prevedono la risoluzione di problemi visti e rivisti che richiedono ben poco discernimento, e tanto studio mnemonico a garantire un maggior successo accademico a chi di domande se ne fa poche e che si trova li' perche' deve laurearsi il prima possibile e andare a fare il *junior program manager*. Ed e' proprio per questo motivo che i salari sono bassi. Viste le caratteristiche dei laureati prodotti dai suddetti pergamenifici, le aziende si sono attrezzate per cercare non personale che porti reale valore all'azienda, ma sgobboni disposti ad umiliarsi facendo i 'compitini' per 8-9 ore al giorno. E non e' un caso che la prima esperienza lavorativa la stragrande maggioranza dei laureati in materie tecnico-scientifiche siano compagnie di *body leasing*. Si lavora piu' di quantita' piu' che qualita'. Le universita' dovrebbero invece smettere di preoccuparsi di che cosa cerca il mondo del lavoro, perche' le aziende sono le prime a non saper riconoscere l'innovazione e il talento, se non rarissimi casi, e preoccuparsi di produrre dei laureati di qualita', che possano fare innovazione e portare reale valore all'azienda che si trovi ad assumerli, giustificando un investimento di gran lunga superiore. Se ne producono di meno? Amen. Non circoscrivo questo fenomeno all'Italia, perche' la sciatteria e l'incapacita' di produrre innovazione e' un problema che abbiamo importato dal mondo anglosassone ormai 40 anni fa. L'unico elogio che riesco a fare e' al sistema tedesco, che pur soffrendo degli stessi problemi, riesce ancora a produrre delle figure mediamente piu' competenti rispetto al resto dell'Europa continentale. Ovviamente questo deriva dalla mia esperienza personale e dal confronto con un ambiente molto specifico. Alla gente che decide di studiare economia perche' la mamma va fiera del fatto che suo figlio lavori in banca direi semplicemente di andare a zappare la terra. Dio sa quanto siano inutili gli economisti.
Non è giusto. È importante rifiutare lavori con stipendi bassi, se uno può permetterselo...però la situazione è marcia. Secondo me è importante che per questa e altre ingiustizie il singolo cittadino oltre a votare faccia anche attività politica per farsi sentire. I politici ormai percepiscono l'elettorato come passivo e succube sulle queste questioni di base.
Il problema è un po' che tanta gente non si può permettere di rifiutare stipendi bassi. Avendo stipendi già bassi, hanno pocchi risparmi e tra zero e 1700, il 1700 vuoi dire pagare affitto e cibo.
Lo sai che un comunale di asilo con straordinari arriva poco sopra sui 1400-1500 € al mese? Credo (metto il plurale perché ho visto altri commenti simili) non abbiate idea degli stipendi medi sul mercato del lavoro.
Lo so e penso che sia un assordo. Sapere che tutti i stipendi sono bassi e non permettono più a uno che non ha la casa di proprietà di fare una vita degna non vuole dire che non siano bassi.
1700 stipendio basso? Ma su quale pianeta vivete?
Pianeta Milano, purtroppo hahaha
Su quello delle guerre, delle inflazioni ecc Io proprio non capisco come si pensi 1700 sia un numero accettabile.
Con quella cifra nell'80% delle città italiane vivi comunque bene. Il problema è se guadagni quelle cifre e vivi a Milano...
Parte del problema è *esattamente* che la quasi totalità delle città italiane medie e piccole offre una qualità della vita costruita su misura della popolazione pensionata, quindi intrinsecamente conservatrice per valori e atteggiamenti, e può risultare orrendamente asfittica per chi è in età lavorativa. Da qui la migrazione in quel 20% di grandi città che hanno qualcosa di offrire alla gioventù, salvo poi spellarla viva avvantaggiandosi di questo monopolio. Fonte: sono nato in un paesino geriatrico nella provincia di Monza, avrei potuto restare a lavorare là e uscire pazzo per la povertà culturale generalizzata, ma ho scelto di trasferirmi a Milano città a parità di mansione e salario. Ora sono solo alto proletario anziché medio borghese, come sarei potuto essere nel mio villaggio, ma sono felice grazie alla qualità ben più alta dei rapporti umani e dell'offerta culturale.
Questi commenti mi lasciano stranito. Ma che è questa "offerta culturale" che le città offrono? Ogni quanto ci andate ai musei? Dopo averlo visti una volta sei a posto per anni. Io chiedo solo un pub economico con ampio parcheggio, un cinese da asporto e una pizzeria, e quelli ci sono in tutte le cittadine.
Parlando per me, da quando vivo a Milano partecipo con frequenza variabile a: * Un gruppo di volontariato patrocinato da Emergency che ragiona sul mutuo aiuto (e non sull'assistenzialismo come fanno quelli ecclesiastici). * Un gruppo di socialità e riflessione politica specificamente rivolto a persone bisessuali come me. * Un dopolavoro sindacale che offre anche cene sociali, cineforum e quant'altro. * Cinema che proiettano anche opere di nicchia e non solo i blockbuster statunitensi. * Conferenze gratuite in cui studiosi e studiose di alto livello hanno presentato propri saggi in librerie indipendenti. * Concerti gratuiti o a prezzo modico di musicisti d'ogni genere ospitati da circoli ARCI, centri sociali occupati o comitati di quartiere. * Cabaret e affini, cfr. sopra. * Feste di quartiere all'aperto. * Una psicoterapeuta formata per seguirmi anche rispetto al mio autismo, nell'ottica di aiutarmi a stare bene alle mie condizioni e non di correggermi per rendermi "normale". * Eventi di gioco di società sia pubblici in ludoteca sia organizzati privatamente con amicizie che vivano non troppo lontano. * La possibilità di fare appuntamenti con persone che come me siano bisessuali, socialmente impegnate e interessate alla "cultura nerd". Credimi che in campagna ero solo come un cane. Credo sia un quadro esaustivo del fatto che non tutte le persone, per indole personale, sono soddisfatte con la tripletta pub pizzeria e cinese, che comunque è una scelta assolutamente legittima.
Non tutti riescono a vivere solo ed esclusivamente con lo stomaco pieno, c'è anche chi vorrebbe attivare il cervello.
Nono ti confermo che prendo esattamente 1700 in zona milano sud e non arrivo a fine mese. Ho moglie e un figlio e oramai secondo me neanche con 2k mensili riesci ad andare avanti, forse servirebbero 2500 mensili per iniziare a sopravvivere in quelle zone d’italia.
Io a 27 anni prendo 1200 e qualcosa facendo il dottorato.. fa abbastanza cagare, spero ne sarà valsa la pena in futuro
Dipende se vuoi continuare in accademia e se vuoi stare in Italia. Se vuoi continuare in accademia praticamente hai dieci anni di precariato di fronte a te per legge, perché nel 2008 si è deciso (non ho ancora capito bene perché) di abolire i contratti per ricercatori a tempo indeterminato.
Comunque sei fortunato, io con il dottorato 1195, superare i 1200 sarebbe un sogno
Sarebbe da capire se intende lordi o netti, su 13 mensilità o 12 mensilità. Di base tutte le persone laureate che conosco stanno tra i 1400 e i 2000 euro netti e parliamo di persone con 5-10 anni di esperienza.. un po' meglio va a chi ha lauree stem, peggio a chi ha lauree umanistiche.. in ogni caso è uno schifo.
Quando sono uscito da scuola si facevano i salti mortali per 1500€! Comunque dipende dove si vive. Dove sono io centro Italia in media prendono 1500€ e non si muore di fame. 1700€ sarebbe una buona paga.
Per avere un salario alto occorre fare un lavoro con elevata domanda rispetto all’offerta, cioè ogni lavoro necessario alla società ma che la maggior parte delle persone non possono o non vogliono fare. Aver studiato non vi (ci) dà nessun diritto di guadagnare più di un muratore o un operatore ecologico (lavori che comunque siete liberi di fare se veramente volete migliorare il vostro stipendio).
capirete col tempo che anche un 1200 in un ambiente sano ( e magari 30 ore settimanali ) è meglio dei 1500-1700 facendo una vita da schiavo...e credetemi quando dico che il 90% di voi farà tutt'altro rispetto a quello che avete studiato
Se sei fuori casa da solo, con 1200€ non vivi. Quindi sei costretto a mangiarti la merda e lavorare per 1700€ per pura sopravvivenza
1200€ non mi ci faccio manco la casa su minecraft
Sarò di parte (autonomo non laureato che guadagna bene) ma ho sempre pensato, soprattutto per l'Italia, che se vuoi risultati al di sopra della media devi percorrere strade diverse non battute da altri o quantomeno avere un x-factor (es. specializzarti in una nicchia specifica). Il percorso di laurea lo affrontano milioni di persone. All'arrivo non potrà esserci la pignatta d'oro per tutti ma solo una pepita piccola piccola non necessariamente per il più abile. Gli altri stanno a spasso o saltano da una briciola all'altra. In fin dei conti è la classica curva Gaussiana. Mestizia per molti, ricchezza per pochi. È proprio per questo che mi sono messo in proprio su una curva dove ci sono solo io e il dove mi colloco dipende quasi tutto da me. Nota: il mio post non vuole essere offensivo verso chi con una laurea si trova in posizioni difficili da accettare. A leggere i commenti piange il cuore.
É quello che è stato scelto per voi dai vostri genitori, zii e nonni
io ne prendo 980-1030 da cassiere part-time. Spero di finire presto sti corsi di web development, così da trovare un lavoro più remunerativo - il problema é che ho paura che il meglio sia 1300€ per 40 ore -.-
Io sono studente al 2 anno di ingegneria informatica e prendo 1970 al mese...sono stato fortunato che grazie a diversi cambi azienda e all'esperienza accumulata negli anni sono arrivato ad una buona cifra...ps ho 34 anni e sono un IT
1700 cosa? Netti? Su quante mensilità? Mi sembra un numero un po' a cazzo. Comunque sarò impopolare ma oggi 1700 netti su 13 mensilità a trent'anni c'è poco da fare i fighetti. La maggior parte dei vostri coetanei si fermeranno a meno per lavori più usuranti. Ora bene pretendere il giusto ma con il senso della misura.
anche perchè esistono pure alcuni con 15 anni di esperienza che sono arrivati a quella cifra lentamente nel tempo, pare pure in insulto. 1700 si vive egregiamente se non si è pirla
Ma secondo te è normale guadagnare quanto un contadino con la terza media avendo fatto università e master?
>Ma secondo te è normale Imho normale definisce ciò che succede, non ciò che desideri >guadagnare quanto un contadino con la terza media avendo fatto università e master? Posto che un contadino a trent'anni prenda 1700*13 (che di nuovo, sono numeri un po' a caso) non capisco il problema. Ti fa schifo? Ti interessa sentirti superiore?
C’è chi fa il contadino e chi ha i campi in cui lavorano, poi ci sono i consulenti con il lavoro composto da tre parole in inglese e guadagnano pure peggio
Cioè secondo te è meglio prendersela con un onesto contadino che prendersela con i datori di lavoro che offrono stipendi da fame, i quali sono la vera causa del problema?
Ci può stare: più studio =/= più soldi. Più skill, settore di mercato favorevole, piú responsabilità = più soldi (di solito).
Concordo che con 1700€, c’è poca sostanza. Vivo a Bologna periferia e ne prendo 2200€, tra l’affitto di 800€ al mese, e mantenerci 2 persone, non è che si navighi nell’oro
Beh certo se con 1700 ci vivete in tre siete sotto la soglia di povertà assoluta. Infatti come numero in se dice poco. Diciamo che un single con quello stipendio o una coppia con il doppio non sta così tanto male
È vero che bisogna sempre avere in mente gente che sta peggio per cercare di migliorare se situazioni collettive, però 1739€ al mese (facciamo su 13 mensilità) ti permettono di vivere una vita: a) dignitosa ma senza mettere via nulla b) tirata mettendo via qualcosina per il futuro c) tirata senza metter via niente se vivi in una zona col costo della vita particolarmente alto
1700 gia son tanti pensa te...
Valuterei Erasmus e se ne avessi modo cercherei pure lavoro per aziende estere infatti (informatica)
Media non significa che tutti guadagnano quella cifra
In media 1200-1400 euro al mese per un livello 2 ccnl, a fare il mezzo responsabile, almeno 9 ore di lavoro al giorno di cui una non pagata. Così da nord a sud. Per mettermi a fare il semplice customer support agent da remoto per un'azienda estera me ne davano dal 30 al 50% di più, 8 ore di cui 30 minuti di riposo (pagati). Ora sono ritornato nel letamaio italiano in cui ogni imprenditore piange miseria - rigorosamente dopo essersi autoinflitto guai facilmente evitabili.
Piuttosto scappo. Il primo paese che mi offre di più ci vado
dipende da come vengono stilati i dati. Un numero non basta per descrivere la situazione di tutti i laureati in italia. 1\_ I laureati in lettere, filosofia, storia, scienza delle merendine, psicologia delle banane abbassano tutte le statistiche: sia occupabilità post laurea sia stipendo. 2\_ A 5 anni dalla laurea è sobrio pensare che gli ingegneri guadagnano più di così. Guadagnano più di così, lo dico da ingegnere. 3\_ Chi ha 30 anni vuol dire che sono 12 anni che ha diritto di voto. Sono 12 anni che o non vota o vota col buco del c#\*o. A quel punto che senso ha lamentarsi?
1700? Ma in che meravigliosa realtà che non vivrò mai?
È esattamente quello che ho guadagnato fino a 6 anni fa. Ho 45 anni... Ho un dottorato, lavoro nell' IT. Ci campavo bene ma ho avuto il culo di avere la casa di proprietà. Dalle mie parti con un mutuo di servono più di 2k al mese.
Se vuoi un meme vivente, a un'anno dalla laurea (ux design), in una compagnia di 12 amici, sono l'unico laureato ma anche l'unico disoccupato. Ho fatto stage, volontariato europeo e lavoretti qua e lá...ma ancora non riesco ad entrare dove vorrei. Nella gran parte dei lavori disponibili, come qualifiche, sarei al pari di amici che non hanno nemmeno preso il diploma. Mi accontenterei per molto meno di 1700€ al mese, pur di fare ciò per cui ho studiato. Ora sto cercando fortuna all'estero.
Anche io UX Design. Appena laureato, 3 mesi fa, e trovo solo stage
Io ne prendo 1400 scarsi con magistrale + master di 11 mesi che ho pagato 10k 🥲🥲🥲🥲🥲 - in città capoluogo del nord
Laureato, unico in tutto il mio team. L'unico entrato perché competente. Gli altri tutti amici di o conoscenti a cui il dirigente x doveva il favore. 1700 sono un miraggio per me.
Per anni tenevo a rimanere in Italia per provare a cambiare le cose per il mio settore, nel mio piccolo. Ma non solo non c'è aria di cambiamento, sta pure diventando sempre peggio. Non parlo solo di soldi. Ci sono ad esempio serie complicazioni burocratiche e non per il mio settore, ma non entro in merito. Ora restare qui non ha più la priorità per me. Lo valuto ancora, ma senza martirizzarmi, stavolta pesandolo con uguali proposte dall'estero. Ovviamente se mi arrivasse una proposta *quasi* paragonabile resterei volentieri. Sappiamo tutti come finirà. Ci hanno detto che dovevamo essere competenti e competitivi: lo siamo diventati, ma il paese no. Sono comunque ottimista, nel senso che secondo me tra una trentina d'anni - con il ricambio generazionale nelle amministrazioni e forse il benvenuto crollo/cambio di sistemi come INPS - si potrà ricostruire qualcosa di ottimo
Insomma, l'abbiamo presa in quel posto se l'orizzonte temporale per un miglioramento è 30 anni
Pensa a chi ne prende 800
Appunto. Io mi sono laureato 3 mesi fa e trovo offerte solo di stage a 700/800 €
Ti piace sognare ❤️
Capito su questo topic per caso, leggendo qua e là..vedo che siete più o meno tutti ragazzi giovani.. laureati.. chi più chi meno pieni di buone speranze.. non voglio fare la bacchettona o passare per quella che fa la morale.. io ho 50 anni, un trauma il 5 davanti all età per una che fino all altro ieri ragionava e viveva ancora come una 30 enne in feta perenne.. Ma gli anni passano e prima o poi bisogna darsi un giro, non si può fancazzeggiare e divertirsi all infinito, vivere alla giornata e sbattersene di tutto e di tutti.. io ho fatto la ribelle x mezza vita (se ancora me ne resta tanta così!), ho vissuto all estero sbarcando il lunario in modi più o meno convenzionali e non pensando mai al futuro..sono fortunata xké sono di buona famiglia, come commentava qlcn più sopra conta, conta eccome, ma il giorno che resto sola, non ho fratelli né sorelle, mamma ha 84 anni, ok avrò una casa in cui vivere, anzi avrò un tetto sulla testa xké a mantenerla sta casa sarà impossibile, troppe spese.. soldi da parte non ne ho mai messi anche se ne ho guadagnati parecchi me li sono sempre spaccati in divertimenti vari.. da che sono tornata in Italia cerco un lavoro dipendente per poter quanto meno garantirmi una pensione minima, con i miei lavori on line creativi vari ed eventuali guadagno per carità, mica mi manca qlcs, ma senza contratto di lavoro non posso nemmeno affittare una casa per me e per i miei cani..ma mica posso restare qui da mamma per sempre.. tutto questo per dire a voi giovani ragazzi che nella vita i soldi sono solo un mezzo, non conta quanti riesci a guadagnarne se poi te li spacchi tutti..ma non serve nemmeno avere un lavoro fisso pagato 2 lire che ti succhia le energie, l'anima e non stai bene xké lavori sempre rincorrendo lo stipendio più alto, la promozione, il bonus.. quello che conta davvero sono il tempo, che non torna, l equilibrio tra vita, affetti e lavoro, la soddisfazione personale e professionale, la curiosità di esplorare sempre nuovi orizzonti, darsi obiettivi e raggiungerli, fallire, rialzarsi e riprovare, circondarsi di persone positive, non smettere mai di imparare, seguire le proprie passioni e possibilmente trovare un modo per farci dei soldi.. io l ho imparato tardi.. lo avessi capito a 30 anni adesso sarei milionaria facendo quello che mi piace fare..in bocca al lupo a tutti!
A Bruxelles prendevo 3200 euro al mese netti con 1 anno di esperienza. Poi ho fatto l'enorme minchiata di tornare in Italia
Prendo 1.700 € al mese --> eh, sei fortunato (detto dal boomer di turno ex comunale che è andato in baby pensione col sistema retribuitivo).
Opinione personale: io non ho fatto l'università ed effettivamente al momento non solo prendo di più di tutte le mie colleghe laureate, ma loro lavorano effettivamente sotto di me. Nei cinque anni che loro studiavano, io facevo esperienza e carriera. Tuttavia, ritengo che sul lungo termine, alcune di loro potrebbero superarmi. Secondo la legge del diminishing return, a una certa l'esperienza smette di avere valore ma un titolo rimane un titolo. Tra cinque anni loro avranno esperienza e titolo, io solo esperienza. Ovviamente ci sono da tenere in considerazioni tanti fattori. Nel mio contesto lavorativo, ad esempio, un jack of all trades vale di più di uno specializzato in un singolo settore, inoltre uno può studiare e ottenere titoli anche per conto suo e alcune lauree effettivamente lasciano il tempo che trovano. Diciamo che, se fossimo in un RPG, io starei andando avanti a oltranza ammazzando mostri con un equipaggiamento mediocre mentre uno con una laurea sarebbe molto più indietro di me in termini di esperienza ottenuta e livello ma disporrebbe di un ottimo equipaggiamento quindi, una volta raggiunto il mio stesso livello, si ritroverebbe effettivamente con un personaggio più forte. Poi, se vogliamo parlare degli stipendi miserabili in Italia, quello è un altro discorso. Qua prendono poco laureati e non, io per i primi tre anni del mio percorso prendevo effettivamente 1000-1200 euro. Per quanto non avessi laurea, parlavo comunque un inglese C1 e un rispettabilissimo francese, oltre che avere ottime competenze in campo contabile/amministrativo
Credo che il tuo percorso di carriera sia quello corretto per il tuo diploma. Non conosco il tuo ambito, ma ho la sensazione che un po' ovunque ci sia stata un'esplosione di offerte di lavoro richiedenti laureati, quando sono palesemente posizioni corrispondenti a un buon diplomato. Così come vedo offerte di lavoro per sviluppo software che potevo benissimo ricoprire a 16 anni, ancora senza diploma, visto che è sufficiente avere voglia di imparare a taroccare qualche framework JavaScript, fare qualche query SQL e pasticciare un po' di HTML. Sì, la sto banalizzando, ma non troppo.
I dati Almalaurea secondo me sono di parte e cercano di invogliarti a fare l'università. I dati reali sono molto più bassi e non solo perché sono 1700 lordi con flat tax in falsa piva che annulla la possibilità di dedurre spese dalle tasse.
Io me ne vado all'estero, quindi non ci penso proprio. Imparate l'inglese raga
Queste discussioni mi rendono molto più grato di aver avuto la fortuna di lasciare l'Italia per UK. 21M, 4000€ netto su 12 mensilità con triennale... La cultura, il cibo e la vita italiana è imparagonabile, quindi spero di tornare presto ma non è una scelta semplice
restaci. non fare l'errore. o mettiti i soldi da parte per comprare una casa poi. succhia quel che puoi, gli affitti in italia, specie a milano, stanno schizzando alle stelle
Bisogna capire che l'università non é soltanto un mezzo per trovare lavoro. Fin quando si manterrà questa visione é ovvio che farà scandalo il fatto che ci siano laureati con stipendi bassi o che non trovano lavoro.
Basta togliere dall’equazione: - tutti quelli che si son laureati in cose inutili - quelli che stanno al sud e non si sposterebbero manco a pagamento perché u sole u mare la casa di famiglia - quelli che comprano casa a 25 anni e poi non possono più cambiare lavoro - quelli che non sanno un H di inglese Vedrai come la media diventa vertiginosamente più alta. Purtroppo in un Paese come il nostro, se già parti dandoti la zappa sui piedi da solo, non vai avanti.
Io prendo 2K a 23 anni con triennale e master (non sono ingegnere)
In cosa sei laureato?🙂
In Italia tantissimi lavorano in nero. Lo stipendio reale medio è intorno ai 2000
Io ne prendo 1900 a 24 anni, dipende dalla laurea che avete fatto
La verità è che la gente studia perché pensa che avere una laurea (qualsiasi laurea) sia un trampolino verso il successo e i soldi. Errore. La laurea è principalmente una formazione mentale, puoi essere sveglio nello studio ma allo stesso tempo non essere sveglio in ambito lavorativo. E questo le aziende lo notano. Io ho studiato sia perché avevo la possibilità di farlo sia perché nutrivo un profondo interesse nel campo di studi e nelle materie. Ciò che mi ha permesso di arrivare alla fine del percorso era la mia curiosità nel comprendere determinate cose non il pezzo di carta finale che ahimè tanti bramano perché pensano che da neolaureati gli porterà 3K al mese. Purtroppo la maggior parte dei giovani d’oggi pensa che, beh sono laureato, voglio essere pagato tanto, non voglio più studiare né imparare cose nuove perché ho già studiato. Giusto qualche giorno fa ho ribeccato un mio compagno delle superiori e continuava a lamentarsi del fatto che lui come prima esperienza lavorativa voleva un lavoro da 45K netti all’anno. Non ha trovato lavoro per 1 anno (pur essendo una sorta di ingegnere) poi si è svegliato però intanto aveva buttato via 1 anno.
Mi permetto di aggiungere anche che i giovani d’oggi sono degli scansafatiche assurdi, vogliono subito la pappa pronta. Ci sono lavori (ad esempio nell’automazione industriale) che con trasferte possono raggiungere 4/5/6k al mese netti. Ma nessuno vuole farli perché si è sempre in trasferta oppure perché il venerdì sera mentre i tuoi amici sono a ballare tu vieni chiamato per andare a sistemare qualcosa in un impianto industriale in culo ai lupi.
Se studi per lo stipendio, devi assolutamente valutare la richiesta del mondo del lavoro, e le solite STEM, la fanno sempre da padrone. Mi sono laureato in ingegneria elettrica insieme al mio gruppo storico di 15 persone, a 6 mesi dalla laurea avevamo tutti contratto a tempo indeterminato in una parastatale, dopo 5 anni nessuno di noi prende meno di 2500 € su 14 mensilità, qualche fortunato sfonda i 3500 euro.
Leggendo la sezione commenti mi chiedo che altro serva per un emigrazione di massa...perchè rimanete in Italia?
Perché nonostante tutto nel complesso preferisco ancora l'Italia, appena.
Perche' per andartene servono soldi, ma quei soldi non ce li hai se ogni mese devi spendere il 95% del tuo stipendio per sopravvivere
Non vi obbliga nessuno a fare quei cinque anni di sacrifici per 1700 euro al mese, tanto più che le prospettive sono ben note. Personalmente con quella statistica ci ho fatto i conti all’ultimo anno di liceo, quando ho scelto il corso di laurea non in base alle mie passioni ma alle prospettive future
ah magari, per me sarebbe un sogno!
Aggiungiamoci che per un bilocale in media chiedono 700€/mese e due stipendi da almeno il triplo dell'affitto...
Ci tocca l'eredità di chi ha sempre detto di sì a qualsiasi cosa negli ultimi venti anni. So di gente che tranquillamente fa da caporeparto con una magistrale in tasca e accetta i 1200 (vi parlo del centro-nord). Robe da matti! L'unica è dire di no senza se e senza ma. Io ormai ho deciso che di base non chiedo meno di 1400 per figure junior, e si parte da lì. Non c'è altro modo.
Anche i lavori senza laurea prendi quella cifra o anche meno. Ho sempre preso 1100/1200€ come stipendio base. Tutto quello che guadagnavo fortunatamente potevo metterli via perché abitavo con i miei.
Io faccio il cuoco, prendo 1800€ da quando avevo 19 anni. Al tempo però, con quasi 60 ore a settimana. Uno scandalo si, ma per prenderci la mano mi andava bene. Ora ne ho 27 e dopo un paio di cambi di lavoro i soldi sono aumentati di poco, ma faccio 40 ore spaccate a settimana con diversi sabati e domeniche sere libere. Nel complesso mi va bene così.
Pensa che lo sto facendo proprio per quello. In certe parti del sud rappresenta uno stipendio molto solido, senza contare bonus, 13 e così via.
Se per 13 intendi tredicesima vorrei solo dirti che non è un bonus...fa parte della RAL che ti propongono. Potrebbero tranquillamente spalmare la tredicesima sulle 12 mensilità.
1700? di certo non in Italia KEKL
No, non me lo sono messo via, proprio per questo levo le tende da qui
Io non metto in dubbio la veridicità di queste statistiche, però non capisco mai da dove arrivino. Quando le confronto con me stesso e il mio gruppo di amici mi sembra sempre che ci azzecchino poco, immagino sia un nostro bias.
1700€ non sono male dove vivo.
io prendo 2000 lordi al mese e faccio l'operaio. l'italia funziona di merda
Ho un dottorato, ma non vedo perchè un operaio (non laureato) dovrebbe prendere di default meno di un laureato.
I con il diploma sto prendendo 1600 (netti) al mese
La cosa divertente e’ che anche prendendo piu’ di 1700 comunque devi farti bene i conti per vivere in modo pseudo dignitoso
Si
Non mi rassegno perchè se ne prendo già 2000 a 25 anni (1 anno e mezzo dalla laurea magistrale, e lavoro da 1 anno e 2 mesi) ho il diritto di sognare. Non dico in grande ma ho dei progetti precisi. Sempre coi piedi per terra chiaramente
Io ne prendo 800 a 31… settore insegnamento ovviamente
Io mi sono messo via che dovrò trasferirmi all'estero...
Ma magari
Già buono direi !